- Il governo sudcoreano, probabilmente temendo che la cessazione dell'attività della compagnia di navigazione Hanjin Shipping che a settembre è stata posta in amministrazione controllata possa avere un impatto negativo sugli scambi commerciali con l'estero svolti via mare, ha manifestato il desiderio che Hyundai Merchant Marine (HMM), l'altra principale compagnia marittima nazionale che opera servizi di linea sulle principali rotte mondiali, accresca il proprio ruolo di vettore globale.
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- Il ministro sudcoreano per gli Oceani e la pesca, Kim Young-suk, ha convocato oggi al Busan International Finance Center di Busan una riunione incentrata sul sostegno finanziario all'industria marittima nazionale a cui parteciperanno rappresentanti del cluster marittimo-finanziario sudcoreano, tra cui quelli del Marine Finance Center (MFC), l'hub finanziario per il settore marittimo a cui fanno capo le divisioni finanziarie della Korea Development Bank (KDB), dell'Export-Import Bank of Korea (KEXIM) e della Korea Trade Insurance Corporation (K-sure), e i rappresentanti della Korea Asset Management Corporation (KAMCO) e della Korea Maritime Guarantee Insurance Co. (KMGIC). Per l'occasione il ministro ha reso noto di aver chiesto alla Hyundai Merchant Marine di lavorare assieme al governo al fine di promuovere HMM quale operatore marittimo globale anche alla luce dell'accordo di cooperazione che nei giorni scorsi la compagnia sudcoreana ha stretto con Maersk Line e Mediterranean Shipping Company (MSC), compagnie leader mondiali del segmento del trasporto marittimo containerizzato ( del 12 dicembre 2016).
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- «È un momento - ha sottolineato a tal proposito il direttore dell'ufficio per lo Shipping e la logistica del ministero, Park Kyeong-Cheol - in cui la cooperazione con le istituzioni politiche e finanziarie è più urgente che mai per superare la crisi dell'industria marittima e per il suo rilancio».
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- Intanto la Hyundai Merchant Marine ha presentato un piano a medio termine per promuovere la propria competitività quale operatore globale, elevando la propria quota di mercato dall'attuale 2,2% al 5% entro il 2021, che prevede una serie di misure da attuare nel prossimo quinquennio, periodo nel corso del quale - secondo la compagnia sudcoreana - il mercato marittimo mondiale continuerà ad attraversare una fase di crisi determinata principalmente dall'eccesso di offerta.
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- Eccesso di offerta che la compagnia evidentemente non ritiene debba limitare il proprio programma di potenziamento della flotta dato che il piano a medio termine di HMM include un programma di nuove costruzioni del valore di 2,4 miliardi di dollari per la realizzazione di nuove portacontainer, in particolare di navi di grande capacità da ordinarsi nel corso del 2017, ma anche di navi cisterna e, in minor misura, di rinfusiere.
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- Il piano prevede che la competitività della HMM, contrassegnata dallo slogan “Focused Ocean Carrier”, sia incentrata sul mercato Asia-Americhe, ovvero che la compagnia sia competitiva in uno specifico mercato.
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- Il piano include anche investimenti per l'acquisizione di terminal portuali, tra cui 300 miliardi di won (256 milioni di dollari) nel corso del 2017 e fino a circa un 1.000 miliardi di won entro il 2020. la compagnia ha ricordato di essere stata selezionata quale offerente preferenziale per l'acquisizione di Total Terminal International Algeciras, società che gestisce un container terminal nel porto spagnolo di Algeciras ( del 25 novembre 2016), acquisizione che - ha precisato HMM - potrebbe essere portata a termine nel corso di questo mese o il prossimo gennaio.
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- Il piano di HMM, presentato lunedì, prevede anche l'acquisizione, in consorzio con il gruppo Mediterranean Shipping Company, del controllo della società terminalista Total Terminals International (TTI) che gestisce un container terminal nel porto statunitense di Long Beach ( del 1° dicembre 2016). Secondo HMM, la decisione sulla cessione della quota di TTI detenuta da Hanjin Shipping potrebbe essere resa nota nel corso di questo mese.
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- Secondo il “Wall Street Journal”, tuttavia, Hyundai Merchant Marine avrebbe sciolto il consorzio con MSC per acquisire la partecipazione nell'americana TTI. Nell'edizione di ieri, il quotidiano finanziario statunitense ha specificato che HMM avrebbe piuttosto intenzione di acquisire una quota di minoranza in TTI, operazione che la compagnia sudcoreana preferirebbe attuare presentando autonomamente una propria offerta e acquisendo successivamente un'ulteriore quota da MSC, che possiede già il 46% del capitale di TTI e con cui HMM avrebbe stretto uno specifico accordo.
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