- Nel secondo semestre dello scorso anno la società di classificazione e certificazione Bureau Veritas (BV) ha registrato un miglioramento delle performance economiche che ha determinato un rialzo dei risultati complessivi dell'esercizio annuale 2016. Lo scorso anno i ricavi sono risultati pressoché stabili essendo ammontato a 4,55 miliardi di euro, con una diminuzione del -1,8% sul 2015 (a cambio costante risulta un incremento del +1,4% del volume d'affari). L'utile operativo si è attestato a 609,7 milioni di euro, in crescita del +5,7%. Il risultato operativo rettificato, che include l'effetto dell'ammortamento di beni intangibili, degli oneri di ristrutturazione, di acquisizioni e cessioni e di rettifiche di valore su avviamenti, è pari a 734,9 milioni di euro, -5,2%). L'utile netto si è attestato a 319,4 milioni di euro (+25,1%), mentre l'utile netto rettificato è risultato pari a 409,0 milioni di euro (-2,7%).
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- «Nel 2016 - ha commentato l'amministratore delegato del gruppo francese, Didier Michaud-Daniel - Bureau Veritas ha dimostrato la propria solidità nonostante le difficoltà nel segmento delle commodities e nel mercato dello shipping. Molte delle attività nel portafoglio del gruppo hanno avuto un buon anno, in particolare i settori Consumer Products, IVS, Agri-Food e Certification. L'esercizio 2016 - ha sottolineato - si è chiuso con una crescita e con una redditività in linea con le nostre ultime previsioni, con una tendenza al miglioramento della crescita organica nel corso dell'ultimo trimestre».
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- Michaud-Daniel ha reso noto che nel 2016, con un 16,0% del totale, la Cina è diventata il primo Paese per Bureau Veritas in termini di fatturato.
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- Lo scorso anno nel solo settore Marine & Offshore il gruppo ha registrato un fatturato di 391,9 milioni di euro, in calo del -3,3% sul 2015 (-0,6% a cambio costante). Al 31 dicembre scorso la consistenza della flotta in classe BV risultava pari a 11.345 navi (+0,4%) per un totale di 113,9 milioni di tonnellate di stazza lorda (+4,4%). Il gruppo francese ha precisato che lo scorso anno è stato registrato un aumento della flotta in classe, effetto che è stato però controbilanciato dalla crescita del numero di navi poste in disarmo e dala diminuzione a due cifre dei servizi per i clienti del comparto offshore.
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- I nuovi ordini ottenuti dalla divisione Marine & Offshore sono risultati in decisa flessione essendo ammontati a 1,9 milioni di tonnellate di stazza lorda rispetto a 6,9 milioni di tsl nel 2015. Bureau Veritas ha specificato che il 2016 è stato un anno particolarmente difficile per il settore delle nuove costruzioni navali e che ciò si è riflesso in particolare sui nuovi ordini di rinfusiere e di portacontainer, tipologie di naviglio che assieme costituiscono il 13% delle navi in classe in termini di numero di navi.
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- Il gruppo francese ritiene che nel 2017 il mercato dello shipping e dell'industria offshore continuerà a mostrare difficoltà, in particolare per tipologie di navi come le portarinfuse e le portacontainer, con un impatto negativo che sarà mitigato dal segmento delle navi passeggeri. Se BV prevede che il segmento dei servizi per lo shipping risentirà meno delle difficoltà del mercato rispetto al segmento offshore, il gruppo ritiene che un apporto positivo possa giungere dall'effetto delle disposizioni introdotte dalle nuove normative.
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