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Nel 2017 è attesa una riduzione del -7,1% del traffico crocieristico nei porti italiani
Secondo le previsioni di Risposte Turismo, le toccate nave saranno 4.500 (-9,6%)
6 marzo 2017
Secondo le ultime proiezioni sull'evoluzione del traffico crocieristico in Italia elaborate da Risposte Turismo, società di ricerca e consulenza a servizio della macroindustria turistica, e contenute all'interno della settima edizione della sua pubblicazione “Speciale Crociere”, nel 2017 si registrerà una riduzione del -7,1% dei passeggeri movimentati tra imbarchi, sbarchi e transiti nei porti crocieristici italiani, con un totale di 10,3 milioni di passeggeri rispetto a 11,1 milioni nel 2016, e con un calo del -9,6% delle toccate nave, con una previsione di 4.500 rispetto ai 4.980 dello scorso anno nei medesimi scali.
Secondo le ultime previsioni, a fine anno potrebbe scendere da quattro a tre il numero di porti capaci di movimentare più di un milione di passeggeri, che nel 2017 saranno Civitavecchia per cui è previsto un traffico di 2,2 milioni di crocieristi (-5,9%), Venezia con oltre 1,4 milioni di passeggeri attesi (-11,4%) e Napoli con circa un milione (-23,4%). A seguire Genova con 950mila crocieristi (-6,6%), Savona con 940mila (+3,3%), Livorno con 698mila (-13,5%), La Spezia con 500mila (+0,2%), Palermo con 450mila (-11,8%), Cagliari con 449mila (+74,0%), Bari con 400mila (0%), Messina con 382mila (+4,0%) e Olbia e Porto Torres con 220mila (+5,9%).
«Undici milioni di passeggeri - ha rilevato il presidente di Risposte Turismo, Francesco di Cesare - continua ad essere il numero attorno al quale oscilla il traffico crocieristico in Italia, a volte superando tale soglia, a volte scendendo al di sotto di essa. Dopo due anni di crescita e stabilità - ha aggiunto - il 2017 farà registrare un numero ampiamente inferiore alla citata soglia, risultato da leggere senza dubbio in chiave critica ma ancor più quale monito per il futuro. Più di metà dei primi dieci scali nazionali registrerà una contrazione, in qualche caso significativa. Venezia dopo aver perso la terza posizione nella top ten del Mediterraneo potrebbe perdere anche la quarta e scendere al quinto posto; gli imbarchi/sbarchi, ancor più dei transiti, sono in progressiva contrazione, e la domanda di italiani che vanno in crociera non sembra poter tornare ai numeri che si registravano qualche anno addietro».
«C'è bisogno - ha sottolineato di Cesare - di attenzione, di investimenti e di coordinamento per assicurarsi che la crocieristica per l'Italia continui a rappresentare un settore foriero di grandi risultati».
La nuova edizione dello “Speciale Crociere” contiene anche un'analisi dell'offerta di posti letto sulle navi da crociera per area di destinazione. Secondo le elaborazioni di Risposte Turismo, nel 2017 il Mediterraneo potrebbe registrare la quota percentuale sul totale mondiale più bassa degli ultimi 10 anni, pari al 15,5%, rispetto al 18,3% del 2016 e al 16,4% del 2007. In particolare, le previsioni per l'anno in corso vedono al primo posto i Caraibi (35,6%) seguiti dal Mediterraneo (15,5%) e dall'Europa extra Mediterraneo (11,5%). Tra le altre aree mondiali spicca la quota dell'Asia (10,9%) sempre più vicina al podio nonostante dieci anni fa fosse all'1,5%, a dimostrazione della crescita del mercato crocieristico in tale area geografica.
Il report contiene anche la classifica dei primi dieci porti del Mediterraneo per numero di passeggeri movimentati nel 2016. L'Italia vanta ben cinque scali in classifica, con Civitavecchia al secondo posto (circa 2,3 milioni alle spalle di Barcellona con circa 2,7 milioni), Venezia al quarto (circa 1,6 milioni alle spalle di Palma de Mallorca con circa 1,63), Napoli al sesto (circa 1,3 milioni), Genova all'ottavo (poco più di un milione) e Savona al nono (circa 910mila).
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