- Il The International Propeller Club Port of Venice ha organizzato per venerdì prossimo un meeting sul tema “Euradria: oltre il container”. L'incontro, organizzato in collaborazione con l'Associazione Italiana di Tecnica Navale (ATENA) e l'Università di Trieste, si terrà alle ore 15 presso l'hotel Bologna Best Western di Mestre e vedrà per la prima volta insieme in qualità di relatori i presidenti delle Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale ed Orientale, Pino Musolino e Zeno D'Agostino.
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- Sono inoltre in programma le relazioni del vice presidente di Federagenti e presidente di Assoagenti Veneto, Alessandro Santi, su “Potenzialità di un sistema logistico integrato nel nordest”, del direttore dell'UNICER, Mazzino Bogi, su “Gli input al porto di Venezia dalla città metropolitana e dalla ferrovia”, di Giorgio Trincas dell'Università di Trieste su “Il gigantismo nel trasporto container” e di Giovanni Faraguna, direttore di VEMARS, su “E-Navigation - comunicazione porto-nave e nave-nave”.
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- Anticipando i temi dell'incontro, il presidente del Propeller Club di Venezia, Massimo Bernardo, ha evidenziato come per la portualità adriatica sia giunto il momento di guardare al futuro: «si respira - ha rilevato - aria nuova tra le due Autorità di Sistema. Tra quella dell'Adriatico Settentrionale, Venezia, e quella dell'Adriatico Orientale, Trieste, inizia, nel rispetto dei singoli ruoli, un percorso comune: progetti e realizzazioni che dovrebbero compiersi in una logica di concertazione e di condivisione inquadrate nella medesima visione sistemica, quella di “range” dal quale non può essere escluso il mondo imprenditoriale cioè quello che gestisce navi e produce traffici».
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- «La riforma portuale da poco avviata - ha concordato Alessandro Santi - sta avendo come primo effetto la necessità di ripensare e ridefinire non solo i rapporti tra porti prima concorrenti, ma anche di tutto il sistema logistico ad essi correlato. L'integrazione tra porti e reti logistiche terrestri diventa un punto di svolta rispetto alle impostazioni precedenti. Il cluster dell'alto Adriatico, con i porti principali di Trieste e Venezia uniti al sistema degli interporti, rappresenta un sistema logistico dalle enorme potenzialità per il posizionamento strategico nell'ambito delle reti TEN-T e per la vicinanza alle aree produttive nazionali ed europee. Se da una parte è comprensibile che ciò implichi qualche difficoltà, è necessario vagliarne le opportunità e definirne le conseguenti strategie per poter partecipare alla competizione logistica globale».
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- «Oltre al container - ha specificato il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino - è la logica strategica che sta portando avanti il porto di Trieste. Lo scalo giuliano ha una caratteristica tutta sua, che è quella di essere un gateway ferroviario continentale. Un dato molto importante è che Trieste, come Venezia, ha la possibilità di fare treni con la sagoma PC80, e quindi treni con semirimorchi. Non a caso due terzi dei nostri treni, quelli intermodali, sono legati ai semirimorchi turchi, e un terzo ai container. Se questa logica del gateway continentale ha una sua naturale vocazione per il settore dei semirimorchi, non possiamo pensare che sia solo il container il traino delle attività dello scalo giuliano».
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