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In Italia il trasporto ferroviario delle merci è in crescita, ma deve ancora elevarsi alla media europea
Laguzzi (FerCargo), la svolta ha bisogno di essere strutturata con altre azioni, tra cui il modulo di condotta ad Agente Solo
29 giugno 2017
Il trasporto ferroviario e intermodale in Italia è in crescita e l'obiettivo è di elevare la quota di queste modalità di trasporto alla media europea, «con una forbice tra il 15 e il 18%». Lo ha spiegato Giancarlo Laguzzi, presidente FerCargo, l'associazione che riunisce circa 16 imprese ferroviarie specializzate nel trasporto merci, specificando che «i primi effetti significativi della “cura del ferro” li abbiamo avuti dal 2015, dopo otto lunghi anni, con un'inversione di tendenza. Ma l'anno molto importante è il 2016, in cui tutto il settore è cresciuto del 7% mentre FerCargo oltre il 20%”.
Intervenendo martedì a Roma al convegno sul tema “I primi effetti della 'Cura del ferro' - Inizio di una svolta”, organizzato da FerCargo e da Fercargo Manovra e tenutosi nella Sala della Regina della Camera dei Deputati, Laguzzi ha specificato che «il merito è dell'intero settore della logistica, che aveva voglia del treno ed ha apportato degli incrementi ai servizi». «L'approccio confermato nella “manovrina”, del supporto economico in attesa degli investimenti che si stanno concretizzando grazie a Rete Ferroviaria Italiana (RFI) - ha rilevato Laguzzi - lascia ben sperare sull'effetto duraturo. Al punto che le nostre imprese sono tornate ad investire con treni da 750 metri invece che 500 e dal peso di duemila tonnellate, senza limiti di sagoma, avvicinandoci così agli ambiti standard europei».
Il presidente di FerCargo ha avvertito, però, che il cargo ferroviario «non è affatto fuori pericolo». Secondo Laguzzi, la svolta ha bisogno di essere strutturata con altre azioni, tra cui la più importante è «eliminare l'unica grande differenza che ci separa dal resto delle grandi reti transeuropee merci», cioè la facoltà per le imprese ferroviarie di adottare anche in Italia il modulo di equipaggio ad Agente Solo, cioè con un unico macchinista alla guida del treno. Questo modulo di condotta, infatti, previsto dallo standard delle reti TEN-T, permette una riduzione di costi delle merci trasportate pari a due Ferrobonus.
Evidenziando che i dati dei primi sei mesi del 2017 confermano l'andamento complessivo del trasporto ferroviario merci che ha fatto registrare incrementi positivi dei traffici intermodali e su rotaia, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, ha sottolineato che «l'obiettivo è far diventare l'Italia protagonista della logistica in Europa, che insieme alla portualità, è un elemento di assoluta competitività».
Delrio ha precisato che, oltre ai maggiori investimenti sulla rete infrastrutturale ferroviaria per formare treni più lunghi e più pesanti in linea con gli standard europei, all'incremento del trasporto merci su rotaia hanno contribuito anche lo sconto sul pedaggio per l'utilizzo dell'infrastruttura ferroviaria e l'efficientamento complessivo del sistema realizzato con la creazione del Polo Mercitalia nel gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, gli incentivi Ferrobonus e Marebonus e la riforma della portualità.
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