- Gli interventi di manutenzione straordinaria sulla nave da crociera Costa neoClassica precedentemente previsti dal 17 al 27 ottobre a Genova saranno effettuati nel cantiere di riparazioni navali Chantier Naval de Marseille (CNdM) di Marsiglia. Lo ha reso noto la compagnia crocieristica Costa Crociere confermando che nelle prossime ore la nave partirà verso il porto francese e spiegando che «la decisione si è resa inevitabile per l'estrema incertezza creatasi negli ultimi giorni sulla ripresa effettiva dei lavori e la conseguente esecuzione nei tempi previsti».
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- Lo stato di incertezza a cui fa riferimento la compagnia è quello determinato dallo stato di agitazione dei lavoratori di Ente Bacini Genova, la società controllata dall'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale che gestisce i bacini di carenaggio del porto di Genova, attività che prossimamente sarà affidata alla gestione di privati con una gara avviata dall'AdSP per l'uso esclusivo dei bacini di carenaggio 2, 3, 4 e 5 che scadrà il prossimo 17 novembre.
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- Precisando che a seguito della decisione di trasferire la nave da Genova a Marsiglia la compagnia ha dovuto «rivedere pesantemente i propri piani per minimizzare gli impatti sull'operatività», e specificando di rispettare le opinioni dei lavoratori e di non voler entrare nel merito della questione, Costa Crociere ha espresso rammarico «per il grave danno economico subìto ed il pregiudizio creato alle attività di riparazioni navali nella città di Genova».
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- Nei giorni scorsi, con un'inedita presa di posizione congiunta, il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, l'assessore regionale ai Porti, Edoardo Rixi, il sindaco di Genova, Marco Bucci, e il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini, avevano bollato come «incomprensibile e ingiustificabile» lo sciopero proclamato dalle maestranze di Ente Bacini». «Tale comportamento - avevano denunciato i rappresentanti delle istituzioni locali - appare irresponsabile per i danni attuali che esso provoca e ancora più per quelli futuri tali da pregiudicare il cammino di piena valorizzazione dell'Ente intrapreso in questi mesi. Tale autolesionistico atteggiamento - avevano sottolineato Toti, Rixi, Bucci e Signorini - appare ancora più privo di senso dal momento che tutte le maestranze del cantiere, nessuna esclusa, hanno già avuto piena garanzia da tutte le autorità locali che nessuno perderà il proprio posto di lavoro nell'intrapreso percorso di privatizzazione dell'Ente, da troppo tempo auspicato e atteso dal tessuto produttivo del porto e della città».
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- Ricordiamo che la società cantieristica francese Chantier Naval de Marseille è partecipata dalla Genova Industrie Navali (GIN) delle società genovesi San Giorgio del Porto, T. Mariotti e Finsea e dalla stessa Costa Crociere ( del 2 agosto 2016).
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