- Le Province autonome di Trento e Bolzano hanno stanziato tre milioni di euro all'anno ciascuna per un triennio con lo scopo di incentivare il passaggio delle merci dall'autostrada alla ferrovia. I fondi, infatti, saranno utilizzati per introdurre incentivi tariffari che rendano più conveniente adottare l'autostrada viaggiante per il trasporto delle merci attraverso il Brennero.
- La misura di sostegno all'intermodalità è stata annunciata ieri nel corso del convegno nazionale “Il Corridoio del Brennero per connettere l'Italia. Un'opportunità per il Trentino e per il Paese”, organizzato a Trento dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti assieme a Provincia autonoma di Trento, Comune di Trento, RAM - Infrastrutture Logistica e Trasporti, Università di Trento e Confindustria Trento.
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- Nel corso della giornata è stato siglato anche un protocollo d'intesa fra Rete Ferroviaria Italiana (RFI) e Interbrennero, la società che gestisce l'Interporto di Trento, relativo al potenziamento dell'impianto di Trento Roncafort. Il protocollo impegna i soggetti firmatari ad istituire un gruppo di lavoro congiunto per approfondire le misure necessarie a potenziare il sistema Ro.La nell'area della stazione di Trento Roncafort. In particolare, si prevede la destinazione all'autostrada viaggiante di due binari dell'attuale fascio di Roncafort di lunghezza complessiva pari a 750 metri, che saranno elettrificati. Il tutto si inquadra nel contesto del corridoio europeo TEN-T Scandinavia-Mediterraneo, di cui il progetto più importante è la galleria di base del Brennero che, una volta in esercizio, riverserà sull'intero percorso ferroviario un ingente traffico merci.
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- Il Brennero rappresenta un corridoio fondamentale con quasi 47 milioni di tonnellate di merce che annualmente vi transitano sui 160 milioni complessivi che interessano i valichi italiani. Il tunnel di base del Brennero sarà ultimato nel 2027 e costerà 4,4 miliardi di euro, 5,92 miliardi con gli interventi accessori. Il tunnel consentirà il transito di treni merci lunghi 750 metri e pesanti 1.600 tonnellate e quindi di maggiore capacità rispetto a quelli attuali che sono lunghi al massimo 450 metri per un peso di 1.200 tonnellate. Lo scopo dell'opera è anche quello di conseguire consistenti vantaggi sul piano ambientale, con il passaggio di una buona parte dei Tir che transitano per il passo - 2,2 milioni nel 2016 - dalla A22 alla ferrovia.
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