- Ieri a Roma, nella sede del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV), si è tenuto il secondo incontro con la Marina Militare Italiana del cluster marittimo nazionale, rappresentato dalla federazione del sistema marittimo italiano (Federazione del Mare) e dai Propeller Club nazionali, presenti anche alcuni rappresentanti di vertice delle amministrazioni marittime, per l'.
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- L'evento vede i partner sempre più proiettati a ricercare nuovi ambiti di collaborazione e sinergie utili ad incrementare la sicurezza marittima per l'accesso in sicurezza alle rotte ed ai porti nelle aree di crisi e per la reazione alle minacce e a garantire un costante scambio di informazioni che possono risultare fondamentali per la condotta delle attività commerciali e militari italiane nel mondo.
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- Nel corso dell'incontro si è parlato anche del ruolo “advisory” delle marine militari verso lo shipping, cioè la condivisione delle informazioni utili alla sicurezza della navigazione, tramite la cellula Naval Cooperation and Giuidance for Shipping (NCAGS) operante presso il Comando in Capo della Squadra Navale.
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- I lavori hanno evidenziato come il millennio appena iniziato, caratterizzato dalla “crescita blu”, rappresenta il momento storico su cui puntare per il rilancio della marittimità quale risorsa per la crescita commerciale, occupazionale e tecnologica e che la Marina Militare anche attraverso l'uso dello strumento aeronavale, svolge un ruolo fondamentale in quelle attività mirate a preservare il libero uso del mare, anche in supporto e coordinamento con il cluster marittimo nazionale che nel confermare l'impegno ad incrementare la collaborazione tra le due realtà per la salvaguardia dell'ambiente marittimo fonte strategica di approvvigionamento dell'industria nazionale ed europea.
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- «Nel corso dell'incontro - ha affermato il vicepresidente della Federazione del Mare e presidente nazionale dei Propeller Club, Umberto Masucci, - abbiamo potuto apprezzare il livello di grande efficienza della Squadra Navale italiana e spiegare il fondamentale ruolo delle attività marittime per il Paese, seconda potenza manifatturiera in Europa e settima nel mondo, povera di materie prime e grande esportatrice, terza tra gli stati del G20 per dimensioni della flotta mercantile di bandiera, grazie al Registro Internazionale e agli investimenti che ha promosso, leader nella costruzione di navi da crociera e da diporto, oltre che protagonista, assieme alla nostra componentistica, nel mercato di quelle militari. Abbiamo inoltre messo in evidenza l'esigenza di un maggiore coordinamento delle amministrazioni civili in questo settore, così importante per l'Italia».
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- L'incontro, organizzato dal comandante in capo della Squadra Navale, ammiraglio Donato Marzano, alla presenza del capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Valter Girardelli, ha visto la partecipazione del comandante generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera, ammiraglio Giovanni Pettorino, del direttore generale per la Vigilanza sui porti ed il Trasporto marittimo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Mauro Coletta, del coordinatore-mare della Direzione Generale degli Affari politici del Ministero degli Affari esteri, Daniele Bosio, dei presidenti delle Autorità di Sistema Portuale del Tirreno Centrale, Pietro Spirito, e dell'Adriatico Settentrionale, Pino Musolino, e dei vertici di Assonave, Assorimorchiatori, Confitarma, Fedepiloti, Federagenti, Federpesca e Rina.
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