- Nel 2016 l'attività crocieristica nel porto di Livorno, che ha registrato un traffico di 808mila passeggeri, ha prodotto una spesa da parte dei crocieristi, degli equipaggi e di chi ha investito nel settore pari a circa 52.2 milioni di euro, che hanno attivato 26.7 milioni di valore aggiunto e 31.6 milioni di prodotto interno lordo in Toscana, producendo oltre 470 posti di lavoro. Lo evidenzia il rapporto “Il crocierismo a Livorno e il suo impatto economico sulla Toscana” del ricercatore Enrico Conti dell'IRPET - Istituto Regionale Programmazione economica della Toscana che è stato presentato oggi al convegno dal medesimo titolo che si è tenuto alla Fortezza Vecchia di Livorno ed è stato organizzato dalla Regione Toscana con Porto di Livorno 2000, Camera di Commercio Maremma e Tirreno, Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Irpet e Toscana Promozione Turistica.
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- Lo studio specifica che l'attività crocieristica incide soprattutto sull'economia livornese: infatti ricade nell'area labronica ben il 49% della spesa (pari a 25.7 milioni di euro) che determina circa 8.8 milioni di valore aggiunto e a 142 unità di lavoro.
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- Inoltre la ricerca ha messo in luce che esiste, sia nel segmento delle crociere low cost sia nel segmento del lusso, una domanda potenziale ancora non pienamente sfruttata. Le analisi hanno evidenziato anche delle criticità nel comfort e nell'accoglienza del turista in arrivo a Livorno, oltre che nell'integrazione tra il porto e l'offerta turistica del territorio.
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- «Il potenziamento infrastrutturale del porto di Livorno - ha osservato a tal proposito l'assessore regionale al Turismo, Stefano Ciuoffo - permetterà di superare gli ostacoli fisici che limitano l'ulteriore sviluppo del crocierismo in Toscana, ma per ottenere il massimo degli effetti positivi sul fronte turistico è necessario che all'investimento infrastrutturale sia affiancata una vera e propria strategia di rilancio turistico della destinazione Livorno, partendo dalla valorizzazione della città in un gioco di squadra tra gli attori in campo, pubblici e privati».
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- Ciuoffo ha osservato che l'analisi approfondita e dettagliata della ricerca, oltre a dimostrare la tenuta a Livorno in un momento che - secondo l'assessore - è di difficoltà per il crocierismo a livello internazionale, «oggi mostra le opportunità che abbiamo colto. Non ci possiamo permettere - ha sottolineato - di lasciare spazio non strutturato della nostra azione di promozione turistica considerando la domanda solida e crescente che c'è in questo settore. Dobbiamo capire i sogni, le sollecitazioni e le attese di chi sceglie di fare una crociera, di vivere l'esperienza di una crociera. Le attese devono trovare risposte costruite in maniera mirata dal momento che ci è possibile farlo avendo il privilegio di conoscere per tempo chi arriva e da dove viene, e quanto desidera soggiornare con una profilazione dei passeggeri che permette di personalizzare l'offerta. Dobbiamo mantenere alta la qualità del nostro sistema d'accoglienza e dello spazio pubblico delle nostre città, Livorno città vera e autentica - ha concluso Ciuoffo - deve diventare accogliente e dialogare con questo mondo del turismo che sta scoprendo in questi ultimi anni. L'obiettivo è creare una strategia e metterla in atto, coordinando le politiche per il rilancio della destinazione, partendo dalla riqualificazione degli spazi urbani, dalla manutenzione del patrimonio artistico dalla cura del water front, dei Fossi, della Fortezza Vecchia».
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