- Il crollo dello scorso 14 agosto del viadotto autostradale Ponte Morandi ha determinato una situazione di emergenza per l'operatività del porto di Genova, ma il disastro può avere un impatto negativo anche sull'operatività di oltre 30 aziende di corrieri, sia nazionali che internazionali, che ogni giorno distribuiscono migliaia di pacchi e beni di approvvigionamento a privati ed esercizi commerciali. Lo sottolinea l'associazione degli spedizionieri genovesi Spediporto: «il timore - avverte Adriana Porello, presidente dei corrieri genovesi - è che dalla prossima settimana, con l'inizio delle scuole e la viabilità, così profondamente modificata, sarà molto complicato garantire le consegne soprattutto per i mezzi sopra le 7,5 tonnellate. La nostra clientela è oggi abituata a ricevere la merce ad orari diversificati, creati su misura come richiede la cultura dell'e-commerce, ma sarà molto difficile, se non impossibile, rispettare le tassative di consegna».
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- L'associazione degli spedizionieri evidenzia che al problema delle tempistiche di consegna si sommano altre criticità: stalli di consegna, divieti di circolazione, limitazioni orarie ed ingorghi. «Da parte dei corrieri - precisa il direttore generale di Spediporto, Giampaolo Botta - ci sarà massima collaborazione, ma necessariamente sarà necessario chiedere più comprensione alla clientela finale e forse immaginare delle fasce orarie dedicate per le consegne agli esercizi commerciali, questo per avere meno impatto possibile sulla viabilità cittadina».
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- Botta specifica che l'associazione ha convocato nei prossimi giorni un incontro tecnico con le aziende: «abbiamo necessità - spiega - di individuare con precisione le criticità e di poterle rappresentare adeguatamente sia al Comune che alla clientela. Vogliamo lavorare con spirito di squadra e cercare di trovare soluzioni che si sposino al meglio con l'attuale emergenza».
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- «Avremo necessità - aggiunge Adriana Porello - di studiare e proporre soluzioni alternative che riguardino la distribuzione che avviene con veicoli sotto le 7,5 tonnellate da quelli che invece utilizzano mezzi sopra questa portata. È un tema complesso come tutti quelli che oggi l'amministrazione e categorie si trovano ad affrontare».
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