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A luglio il traffico delle merci nel porto di Genova è diminuito del -1,3%
Nei primi sette mesi del 2018 è stata registrata una crescita del +3,1%
5 settembre 2018
Dopo 18 mesi consecutivi di crescita, lo scorso luglio il traffico delle merci movimentato dal porto di Genova ha segnato una lieve flessione del -1,3% essendo stato pari a 4,80 milioni di tonnellate rispetto a 4,86 milioni di tonnellate nel luglio 2017. Nel comparto delle merci varie il totale è stato di 3,20 milioni di tonnellate (-1,9%), di cui 2,26 milioni di tonnellate di merci in container (-1,7%) e 941mila tonnellate di merci convenzionali (-2,5%). In diminuzione anche le rinfuse solide movimentate nel settore commerciale del porto, che si sono attestate a 21mila tonnellate (-66,8%), mentre il traffico di siderurgici nel settore industriale ha registrato una crescita del +4,2% con 255mila tonnellate. Gli oli minerali sono ammontati a 1,18 milioni di tonnellate (+3,9%) e le altre rinfuse liquide a 59mila tonnellate (-15,3%), di cui 20mila tonnellate di oli vegetali e vino (-8,1%) e 39mila tonnellate di prodotti chimici (-18,7%). Le forniture di combustibili e di provviste di bordo sono state pari a 92mila tonnellate (-0,8%).
Lo scorso luglio il traffico dei passeggeri è stato di 516mila unità (+0,4%), di cui 107mila crocieristi (-1,8%) e 409mila passeggeri dei traghetti (+1,0%).
Nei primi sette mesi del 2018 il porto del capoluogo ligure ha movimentato complessivamente 33,15 milioni di tonnellate di merci, con una progressione del +3,1% sullo stesso periodo dello scorso anno. Il traffico delle merci varie è cresciuto del +3,1% a 21,39 milioni di tonnellate, di cui 15,52 milioni di tonnellate di merci containerizzate (+2,2%) realizzate con una movimentazione di contenitori pari a 1.577.243 teu (+3,6%) e 5,87 milioni di tonnellate di merci convenzionali. Le rinfuse solide nel settore commerciale sono state pari a 332mila tonnellate (-2,2%) e in quello industriale a 1,58 milioni di tonnellate (-8,2%). Il traffico degli oli minerali è ammontato a 8,82 milioni di tonnellate (+5,2%) e quello delle altre rinfuse liquide a 431mila tonnellate (+3,3%), di cui 131mila tonnellate di oli vegetali e vino (+12,8%) e 300mila tonnellate di prodotti chimici (-0,3%). Bunker e forniture di bordo hanno totalizzato 603mila tonnellate (+10,6%).
Nei primi sette mesi di quest'anno i passeggeri sono stati 1,48 milioni (+2,1%), di cui 487mila nel segmento delle crociere (+3,0%) e 997mila in quello dei traghetti (+1,7%).
Intanto il presidente dell'associazione degli spedizionieri di La Spezia, Alessandro Laghezza, ha invitato il governo ad un'azione più decisa per scongiurare l'impatto negativo che il crollo dello scorso 14 agosto del viadotto Ponte Morandi, sulla direttrice autostradale che attraversa il capoluogo ligure, potrà avere sull'attività del porto di Genova e sui traffici.
Chiedendo al governo «un taglio netto dei tempi per la ricostruzione del ponte crollato e per salvare Genova dai rischi enormi che incombono sulla città, sul porto e sull'intera Liguria», Laghezza ha denunciato come «a livello governativo non si stia cogliendo la magnitudo del pericolo in atto. Altro che spread – ha sottolineato - il Morandi potrebbe condizionare i costi, la produzione, l'occupazione di tutto il nord ovest il cui sistema logistico fa perno sulla Liguria e in particolare su Genova. Non comprenderlo significa, questo lo si deve sapere, assumersi rischi ancora maggiori. Le incertezze e i ritardi - ha concluso Laghezza - avranno nomi e cognomi».
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