- Replicando all'annuncio di Vincenzo Onorato di aver sporto querela per diffamazione nei confronti di Mauro Pili, che ha lanciato una petizione per richiedere la revoca della convenzione concessa dallo Stato alla Tirrenia del gruppo Onorato Armatori ( del 18 settembre 2018), azione legale di cui l'armatore ha dato notizia chiamando in causa anche Guido Grimaldi, corporate short sea commercial director del gruppo Grimaldi, presidente della Commissione Corto Raggio della Confitarma e presidente dell'associazione Alis, quest'ultimo ha precisato che, in questo contesto, il suo ruolo non è affatto ambiguo, come sostenuto da Onorato che ha denunciato come la campagna ritenuta diffamatoria sarebbe stata «articolata anche attraverso interventi diretti del direttore short-sea della Grimaldi Lines», anzi è di pieno sostegno all'iniziativa di richiesta di revoca della concessione.
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- «Apprezziamo - ha spiegato Guido Grimaldi - l'iniziativa del presidente Mauro Pili, nonché quella del presidente Ugo Cappellacci (deputato ed ex presidente della Regione Sardegna che ha lanciato un'analoga petizione chiedendo la revoca della concessione a Tirrenia, ndr), e ci rallegriamo per la sottoscrizione della petizione da parte di oltre 60.000 cittadini i quali chiedono la revoca della convenzione per la continuità territoriale vigente tra lo Stato italiano e Tirrenia».
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- «Il nostro - ha confermato Grimaldi - non è quindi un ruolo ambiguo ma un chiaro sostegno ad una lodevole iniziativa che difende gli interessi dei cittadini italiani. Trattasi di una convenzione che non è stata messa in gara, a differenza dell'unica convenzione sottoscritta dal gruppo Grimaldi (con la formula “Public Service Obligation”) con lo Stato maltese la quale è stata oggetto di gara per ben tre volte nell'arco degli ultimi 10 anni. Tale convenzione - ha precisato Guido Grimaldi - prevede un modestissimo importo annuo di 200.000 euro per collegare, con l'Italia, una nazione più grande dell'isola d'Elba (per la quale vengono erogati oltre 20 milioni di euro annui). Inoltre, il nostro gruppo opera servizi regolari tra il Pireo e l'isola di Creta (Heraklion e Chania) con modernissime navi traghetto (costruite da Fincantieri) senza ricevere alcun contributo dallo Stato greco, contrariamente ai 72 milioni di euro annui erogati alla Tirrenia per collegare la Sardegna al continente».
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- «Allo scopo di essere costruttivi nei confronti del nuovo governo italiano - ha aggiunto Grimaldi - propongo sia adottato il modello spagnolo in alternativa all'attuale convenzione vigente tra lo Stato e la Tirrenia. Tale modello ha riscosso grande successo offrendo un sistema efficace ed efficiente di continuità territoriale tra la penisola Iberica e le Isole Baleari e le Canarie. Con questo sistema, il contributo erogato dallo Stato spagnolo viene destinato direttamente ai nativi e residenti di tali isole e viene rimborsato, previa esibizione della relativa documentazione, alle compagnie armatoriali. Viene così garantita grande trasparenza ed equità, oltre che soddisfazione da parte dei cittadini beneficiari. Per quanto riguarda il settore merci, si può prevedere un contributo simile al mare bonus per sostenere la continuità territoriale. Concludo - ha sottolineato infine Grimaldi - affermando che, qualora il nostro gruppo beneficiasse solo della metà del contributo erogato alla Tirrenia, potremmo trasportare gratuitamente tutti i residenti e nativi della Sardegna tra l'isola ed il continente».
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