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Fedepiloti, necessario applicare le APM dell'IMO per garantire un transito navale sicuro nell'area delle Bocche di Bonifacio
Bandiera: il progetto di tutela esiste ed è stato redatto dall'IMO dopo una attenta analisi dei rischi reali
9 ottobre 2018
Il segretario generale di Conftrasporto, Pasquale Russo, intervenendo oggi a Cernobbio al Forum Internazionale della confederazione in merito all'annosa problematica della regolamentazione del transito navale nelle Bocche di Bonifacio tornata all'attenzione in seguito alla collisione avvenuta domenica a Nord della Corsica tra un traghetto e una portacontainer e alla minaccia reale di un disastro ambientale nello specchio di mare del “Paradiso dei cetacei”, ha auspicato una soluzione che non passi per il blocco del traffico nella zona, soluzione nel lungo termine proposta oggi dall'organizzazione ambientalista WWF Italia ( del 9 ottobre 2018), bensì da un regolamento per un transito sicuro incentivando, come richiesto dall'Internazional Maritime Organization (IMO), l'ausilio del pilota a bordo delle navi
Orientamento, quello del rappresentante di Conftrasporto, condiviso dalla Federazione Italiana Piloti dei Porti (Fedepiloti) che ha ricordato come dalle Bocche transitino annualmente oltre tremila navi, di cui circa l'80% sono considerate ad “alto/altissimo” rischio ambientale anche solo per il combustibile trasportato indipendentemente dal carico. Il presidente della Federazione, Francesco Bandiera, ha sottolineato che Fedepiloti è «a disposizione per quanto le istituzioni competenti determineranno. Il progetto di tutela - ha ricordato Bandiera - esiste ed è stato redatto dall'IMO dopo una attenta analisi dei rischi reali. Si tratterebbe di innescare una strategia di intervento nazionale per assicurare la piena operatività di tutte le Misure Associate di Protezione (Associated Protective Measure - APM) per questo tratto di mare che è l'unica Particularly Sensitive Sea Area del Mediterraneo».
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