- Trasportounito protesta per il prolungarsi dei tempi di attesa dei camion ai varchi del terminal container Co.na.te.co del porto di Napoli. In particolare, l'associazione dell'autotrasporto denuncia come l'insostenibile situazione di disagio si protragga ormai da mesi, con code di chilometri e tempi di attesa che continuano a crescere e con conseguenti extra costi ormai insopportabili a carico delle aziende di autotrasporto.
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- «Senza efficienza e livelli di funzionalità almeno standard - sottolinea il segretario di Trasportounito Napoli, Attilio Musella - le ambizioni del porto di Napoli di generare opportunità e lavoro sono destinate ad azzerarsi in un collo di bottiglia». Secondo Musella, «è necessario intervenire sull'organizzazione del terminal, sugli investimenti in attrezzature adeguate, ma anche in una viabilità efficace con l'obiettivo di migliorare il flusso in-out del terminal ma anche di garantire all'autotrasporto cicli di lavoro produttivi e meno stressanti».
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- Trasportounito denuncia inoltre che l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Tirreno Centrale, che amministra il porto di Napoli, «sembra essere distante dai problemi di ordine pratico legati all'operatività quotidiana». L'associazione sindacale dell'autotrasporto specifica che su queste base ha deciso di avviare un confronto con le associazioni di categoria interessate e con i rappresentanti istituzionali sensibili ai reali problemi dell'economia reale del territorio, iniziativa che ha portato la scorsa settimana la delegazione di Trasportounito Campania, condotta dal presidente di Napoli, Franco Annunziata, ad incontrare il senatore Sergio Vaccaro e l'onorevole alla Regione Campania, Gennaro Saiello, ponendo sul tavolo del confronto le principali difficoltà che il trasporto dei container affronta quotidianamente in un'infrastruttura portuale, contesto - evidenzia Trasportounito - che a Napoli «manifesta, specie nel settore container, una preoccupante involuzione sul terreno della competitività e dell'efficacia nei confronti di altri scali portuali».
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