- Nei primi nove mesi di quest'anno gli atti di pirateria contro le navi sono aumentati, anche se c'è un importante segnale di riduzione di una tipologia di incidente. Particolarmente positiva, infatti, è l'assenza per due trimestri consecutivi, il secondo e il terzo, di casi di sequestri di navi, ed è la prima volta che accade dal 1994. «Anche se il minimo record di sequestri nel secondo e terzo trimestre del 2018 va ovviamente festeggiato - ha spiegato Pottengal Mukundan, direttore dell'International Maritime Bureau (IMB) che fa capo all'International Chamber of Commerce (ICC) - gli episodi di pirateria marittima e di rapine con armi da fuoco sono tuttora diffusi. L'ICC - ha aggiunto - esorta i governi ad avvalersi dei dati tempestivi sulla pirateria resi disponibili dal Piracy Reporting Centre dell'IMB per concentrare le risorse in queste aree critiche».
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- Nei primi nove mesi del 2018 gli incidenti sono stati complessivamente 156 rispetto a 121 nello stesso periodo dello scorso anno. Le navi abbordate sono state 107 (92 nei primi nove mesi del 2017), 32 quelle che sono state oggetto di assalti (11), 13 - così come nel periodo gennaio-settembre del 2017 - quelle contro cui sono stati esplosi colpi d'arma da fuoco e quattro le navi sequestrate (5), episodi questi ultimi verificatisi tutti nel primo trimestre di quest'anno.
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- Il numero di marittimi presi in ostaggio è salito a 112 rispetto a 80 nei primi nove mesi del 2017, 39 marittimi sono stati rapiti (49) e sei sono stati feriti (3).
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- Nel solo terzo trimestre di quest'anno il numero totale di atti di pirateria è salito sensibilmente a 49 rispetto a 34 nel corrispondente periodo del 2017 e riguardano 38 navi abbordate (29), nove che sono state oggetto di tentativi di attacco (3) e due che sono state oggetto di colpi d'arma da fuoco (1).
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