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Nel terzo trimestre il valore dei nuovi ordini acquisiti da Fincantieri è cresciuto del +367,1%
I ricavi sono ammontati a 1,35 miliardi di euro (+5,5%) e l'EBITDA è stato di 98 milioni di euro (+12,6%)
9 novembre 2018
Nel terzo trimestre di quest'anno il gruppo navalmeccanico italiano Fincantieri ha acquisito nuovi ordini pari a 5,2 miliardi di euro, con un incremento del +367,1% rispetto a 1,1 miliardi di euro nel periodo luglio-settembre del 2017. La rilevante crescita è stata determinata principalmente dall'aumento del +358,1% del valore dei nuovi ordini ottenuti nel settore delle costruzioni navali, che si sono attestati a quasi 4,5 miliardi di euro. Consistente anche il rialzo degli ordinativi incamerati nel segmento offshore che hanno totalizzato 720 milioni di euro (+572,9%). Nel settore dei sistemi, componenti e servizi gli ordini sono ammontati a 210 milioni di euro (+47,9%).
Nel terzo trimestre del 2018 il gruppo italiano ha registrato ricavi pari a 1,35 miliardi di euro, con una progressione del +5,5% sul corrispondente periodo dello scorso anno, di cui 1,07 miliardi nel segmento delle costruzioni navali (+4,4%), inclusi 682 milioni generati dal settore delle navi da crociera (-5,3%) e 384 milioni in quello delle navi militari (+29,3%), 255 milioni di euro nel comparto offshore (+17,0%) e 137 milioni di euro nel comparto sistemi, componenti e servizi (-2,1%). L'EBITDA è risultato pari a 98 milioni di euro (+12,6%), con 110 milioni generati dall'attività nel settore delle costruzioni navali (+59,4%), con un apporto di segno negativo dal segmento offshore pari a -23 milioni di euro e con 18 milioni di euro apportati dalla divisione sistemi, componenti e servizi (+20,0%).
Nei primi nove mesi di quest'anno i ricavi del gruppo si sono attestati complessivamente a 3,88 miliardi di euro, in crescita del +8,5% sullo stesso periodo del 2017, di cui 2,96 miliardi nel segmento shipbuilding (+6,5%), con 1,97 miliardi provenienti dal comparto delle navi da crociera (+0,7%) e 976 milioni da quello delle navi militari (+20,2%), 819 milioni di euro nel segmento offshore (+23,0%) e 458 milioni di euro in quello dei sistemi, componenti e servizi (+24,8%). L'EBITDA è stato di 281 milioni di euro (+20,6%), con 270 milioni generati dal settore delle costruzioni navali (+46,7%), con un apporto di segno negativo dal settore offshore pari a -16 milioni di euro e con un apporto di segno positivo dal settore dei sistemi, componenti e servizi pari a 52 milioni di euro (+30,0%).
Nei primi nove mesi del 2018 il valore dei nuovi ordini incamerati dal gruppo ha totalizzato 7,60 miliardi di euro (+38,6%), di cui 5,60 miliardi nel segmento shipbuilding (+15,6%), 1,83 miliardi in quello offshore (+275,7%) e 586 milioni nel segmento sistemi, componenti e servizi (+26,0%).
Commentando i risultati ottenuti dal gruppo nei primi nove mesi di quest'anno, l'amministratore delegato dell'azienda, Giuseppe Bono, ha sottolineato che «Fincantieri sta vivendo un momento importante della sua storia. I ricavi in crescita sono assicurati per gli anni a venire da un carico di lavoro che, per certezza e visibilità di lungo periodo, non ha eguali nel panorama industriale del Paese. Il backlog, infatti, segna ancora un nuovo record, arrivando oltre i 32 miliardi (il carico di lavoro complessivo al 30 settembre 2017 era di oltre 25 miliardi, ndr), con consegne fino al 2027. Forti di questo, stiamo ponendo concretamente le basi per una crescita che ci vedrà protagonisti dell'industria navale e della difesa europea. Come abbiamo di recente annunciato - ha ricordato Bono - insieme a Naval Group siamo infatti pronti a dare il via all'alleanza, tramite la costituzione di una joint venture, che renderà entrambi più competitivi sullo scenario mondiale. Allo stesso tempo, il rinnovo dell'accordo con Leonardo rappresenta un importante esempio di come Fincantieri si adoperi per rafforzare il sistema Paese, valorizzando ai fini dell'export le eccellenze italiane».
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