- La situazione del porto di Gioia Tauro, la perdurante crisi dello scalo calabrese e la necessità di un impegno del governo per il rilancio del principale sistema economico della Calabria, in attesa dell'avvio della Zona Economica Speciale, sono stati i temi al centro di un incontro a Roma tra il presidente di Confindustria Reggio Calabria, Giuseppe Nucera, e il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti con delega alla portualità, Edoardo Rixi.
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- Nel corso della riunione il presidente degli industriali ha evidenziato «l'urgenza della nomina del presidente dell'Autorità Portuale che continua a essere commissariata. Ritengo - ha spiegato Nucera - che la mancanza di un management pubblico stabile per questa infrastruttura rappresenti un freno molto forte allo sviluppo dei traffici mercantili a Gioia Tauro».
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- Il presidente di Confindustria ha sottolineato anche le «numerose questioni che creano ostacoli alla crescita del porto, che oggi - ha rilevato - complessivamente continua a registrare saldi negativi in termini di volumi di traffico e, dunque, di valore aggiunto prodotto dal transhipment. Tutto questo - ha osservato Nucera - di fatto svilisce anche il concreto valore della pur corretta intuizione di istituire l'Agenzia per i lavoratori portuali».
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- Tra i problemi più urgenti da affrontare, Nucera ha menzionato anche «la sostanziale esclusione di Gioia dalla nuova Via della Seta, la concorrenza non di mercato di altri porti mediterranei, che solo in parte sarà compensata dalla ZES anche in termini di semplificazione amministrativa, e il pregiudizio diffuso. Nessun imprenditore - ha precisato - investirà fin quando Gioia Tauro sarà vista come terra di 'ndrangheta, laddove invece i dati evidenziano che le mafie agiscono in altri porti come conferma il più grande sequestro di eroina nella storia dei giorni scorsi al porto di Genova. È necessario - ha aggiunto Nucera - mettere in campo iniziative di comunicazione e marketing industriale, come stanno facendo Confindustria Reggio e Unindustria Calabria con il roadshow nelle sedi degli Industriali del nord Italia, illustrando le opportunità che la Calabria offre a favore di chi vuole investire».
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- Nucera ha condiviso con il viceministro Rixi la partecipazione di Confindustria al tavolo ministeriale su Gioia Tauro: «viene così colmato - ha osservato - un vulnus nella composizione di un organismo all'interno del quale è necessario ascoltare il punto di vista delle imprese. Assieme alle altre parti sociali - ha detto ancora Nucera - condividiamo l'unico obiettivo di fondo: far ripartire l'attività economica e, per questa via, il lavoro e l'occupazione nel porto e nel retroporto. Ci stiamo giocando una partita delicatissima, con il tessuto socio-produttivo del nostro territorio che rischia di rimanere stritolato nella contrapposizione tra interessi diversi che fanno capo a colossi internazionali del settore. Solo se riusciremo a lavorare tutti dalla stessa parte, conseguendo un obiettivo alla volta - ha concluso Nucera - eviteremo di fare la fine dell'unico vaso di terracotta in mezzo ai vasi di ferro di manzoniana memoria. Certamente noi imprenditori, e sono convinto che sono dello stesso avviso anche i sindacati e soprattutto i lavoratori, non faremo la fine di don Abbondio ma tireremo fuori tutto il coraggio e la determinazione che servono per non assistere inermi al tramonto del sogno del porto».
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