- La dirigenza del gruppo navalmeccanico spagnolo Navantia e della Sociedad Estatal de Participaciones Industriales (SEPI), la holding pubblica a cui fa capo l'azienda cantieristica, ha avuto ieri un ultimo incontro con i rappresentanti dei sindacati per discutere del piano strategico 2018-22 volto a garantire il futuro dell'azienda e per porre le basi per raggiungere un accordo finale, un accordo unico impresa-sindacati che sarebbe il primo nella storia della Navantia.
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- Ricordando che il piano strategico è stato ideato per consolidare la leadership nel settore navale spagnolo della Navantia, l'azienda ha spiegato che l'obiettivo del piano è di aumentare i ricavi nei prossimi anni dando impulso alle attività commerciali rivolte al settore della Difesa e a quello delle esportazioni. Il piano prevede una riorganizzazione del gruppo con lo scopo di focalizzare l'attività sui risultati e un'ottimizzazione dei processi produttivi e dell'attività dei cantieri navali.
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- Sul piano degli investimenti, il piano strategico prevede l'impiego di risorse previste pari ad una media di 95 milioni di euro all'anno, soldi che saranno utilizzati principalmente per la trasformazione digitale, l'ottimizzazione dei processi attraverso l'impiego delle nuove tecnologie e la modernizzazione dei cantieri.
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- Dal punto di vista occupazionale, l'offerta proposta da Navantia ai sindacati con lo scopo di un ringiovanimento della forza lavoro prevede 1.658 assunzioni, di cui 563 nel corso del prossimo anno, 546 nel 2020, 390 nel 2021 e 159 nel 2022, con una previsione di ulteriori assunzioni quando Navantia tornerà a registrare utili. Il rinnovamento del personale sarebbe supportato da un piano di formazione per un totale di 900mila ore. Inoltre è prevista l'uscita dall'azienda di 2.200 dipendenti attraverso prepensionamenti attuati forzatamente per i lavoratori che raggiungeranno l'età di 61 anni nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2022, a condizione che abbiano un'anzianità di lavoro nell'azienda di almeno cinque anni. Il piano prevede che l'esecuzione dei prepensionamenti obbligatori possa essere ritardata di sei mesi per quei lavoratori che coprono posizioni chiave, con lo scopo di consentire il trasferimento del know-how all'interno dell'azienda.
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