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Un sensibile aumento dei costi pesa sul bilancio 2018 della ZIM
L'esercizio è stato chiuso in perdita. Nell'anno le navi della flotta hanno trasportato più di 2,9 milioni di container (+10,8%)
21 marzo 2019
La compagnia di navigazione containerizzata israeliana ZIM ha registrato il quinto trimestre consecutivo in perdita archiviando il periodo ottobre-dicembre del 2018 con un risultato economico netto di segno negativo pari a -46,0 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di -9,7 milioni di dollari nel corrispondente periodo dell'anno precedente. Grazie anche ad un incremento del +4,2% dei volumi containerizzati trasportati, che sono ammontati a 714mila teu, e a un rialzo del +9,0% del nolo medio per container teu trasportato, che è risultato pari a 1.045 dollari/teu, nell'ultimo trimestre dello scorso anno i ricavi sono aumentati del +12,1% attestandosi a 852,6 milioni di dollari. Più accentuata la crescita dei costi che hanno totalizzato 776,3 milioni di dollari (+14,1%). L'EBITDA è stato di 42,4 milioni di dollari (-11,9%) e il risultato operativo è stato di segno negativo e pari a -23,8 milioni di dollari rispetto ad un utile operativo di 20,3 milioni di dollari nel quarto trimestre del 2017.
Nell'intero esercizio 2018, anno nel corso del quale le portacontenitori della compagnia hanno trasportato oltre 2,9 milioni di teu, con un aumento del +10,8% sul 2017, e il nolo medio per container trasportato è stato di 973 dollari/teu (-2,2%), i ricavi della ZIM sono stati pari a 3,25 miliardi di dollari, con un incremento del +9,1% che è stato controbilanciato da una più rilevante progressione dei costi attestatisi a 3,00 miliardi di dollari (+15,4%). L'EBITDA è stato pari a 121,0 milioni di dollari (-50,8%). Risultato operativo e risultato economico netto dell'esercizio 2018 sono stati entrambi di segno negativo e pari rispettivamente a -28,6 milioni e -119,9 milioni di dollari rispetto a cifre di segno positivo e pari a 135,1 milioni e 11,4 milioni di dollari nel 2017.
La compagnia israeliana ha evidenziato che sul risultato del 2018 pesa la registrazione di perdite per riduzione di valore relative a navi destinate alla dismissione pari a 38,0 milioni di dollari, voce che nell'esercizio annuale 2017 risulta essere di 2,4 milioni di dollari, maggiori perdite peraltro più che bilanciate da una sensibile riduzione di altri costi tra cui quello degli oneri finanziari che sono stati pari a 82,5 milioni di dollari rispetto a 117,0 milioni di dollari nel 2017.
Il presidente e amministratore delegato della ZIM, Eli Glickman, ha ricordato che nel corso del 2018 la compagnia ha siglato un accordo di cooperazione strategica con la 2M, l'alleanza costituita dai due leader del mercato del trasporto marittimo containerizzato, la Maersk Line e la Mediterranean Shipping Company (MSC) ( del 19 luglio 2018), intesa che all'inizio di quest'anno è stata estesa ad ulteriori rotte marittime ( del 10 gennaio 2019). «Questo accordo - ha sottolineato Glickman - consente a ZIM di offrire ai suoi clienti una migliore gamma di prodotti e servizi e di far fronte alla volatilità dei noli e del prezzo del combustibile. Abbiamo avuto la possibilità di conseguire un miglioramento dell'efficienza relativamente ai costi aumentando nel contempo notevolmente i volumi trasportati».
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