- e, in vista della 43a sessione annuale del World Heritage Committee che si terrà a Baku dal 30 giugno al 10 luglio prossimi per deliberare anche su Venezia, l'associazione ambientalista ha presentato delle osservazioni per sottolineare le omissioni che Italia Nostra ritiene siano contenute nei rapporti presentati dal Comune di Venezia, ma soprattutto - ha specificato l'associazione - per evidenziare la mancanza di un progetto sulla città.
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- Ricordando l'incidente occorso lo scorso 2 giugno nel Canale della Giudecca tra la nave da crociera MSC Opera e l'imbarcazione fluviale River Countess
( del 3 giugno 2019), l'associazione ha precisato che la Draft Decision 43.COM/7B, la bozza preparata per la sessione che si terrà in Azerbaigian, relativamente al transito delle grandi navi nella Laguna di Venezia, «accoglie favorevolmente il percorso alternativo per le navi croceristiche a Marghera, senza sapere - ha sottolineato l'associazione - che “l'opzione Marghera” è stata cancellata dal governo attuale perché impossibile a realizzarsi (per motivi di sicurezza, di conflittualità con la portualità commerciale e, non ultimo, di preservazione della Laguna). Accoglie favorevolmente il progetto (cancellato) perché esso avrebbe impedito il passaggio delle navi croceristiche nel Bacino di San Marco e nel Canale della Giudecca, non rammentando che nelle decisioni pregresse, a partire da Doha (Decision 38 COM 7B.27, Recommendation no. 7), il WHC “urges the State Party to prohibit the largest ships and tankers to enter the Lagoon”».
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- «Tutta la Laguna, dunque e non solo il Bacino di San Marco - ha rilevato Italia Nostra - è da tutelare secondo lo stesso UNESCO. La Draft Decision 43.COM/7B - ha evidenziato l'associazione - mostra pertanto di ignorare che i canali artificiali di grande navigazione (quali il Canale Malamocco-Marghera e il Canale Vittorio Emanuele) e il traffico che vi si svolge inducono erosione. Numerosi studi scientifici - ha denunciato ancora Italia Nostra - informano senza possibilità di errore che mantenere le navi di grande tonnellaggio in Laguna significa condannare alla sparizione la sua morfologia, sopravvissuta per 6000 anni. Ed era stato proprio l'UNESCO a considerare la tutela delle barene (salt marshes) della Laguna importante al pari della tutela di palazzi e chiese della città, nel suo V “Criterion” di iscrizione del sito: “In this coherent ecosystem where the muddy shelves (alternately above and below water level) are as important as the islands, pile-dwellings, fishing villages and rice-fields need to be protected no less than the palazzi and churches”».
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- Italia Nostra ha osservato che «l'ennesima proroga che il WHC si appresta a concedere con la Draft Decision 43.COM/7B appare incauta di fronte alla drammatica situazione del sito. Riteniamo - ha spiegato l'associazione - che alla base di tale risoluzione ci sia prima di tutto una mancanza di informazione sulla reale situazione, che consenta di valutare in concreto le risposte fornite dallo Stato e dal Comune di Venezia».
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- Per Italia Nostra, «non è più il momento delle proroghe, concesse più e più volte, ma della decisione responsabile, della presa di posizione consapevole sia pur sofferta. Che - secondo l'associazione ambientalista - impone di necessità un ripensamento e un cambiamento di rotta».
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- «L'iscrizione nella lista dei siti in pericolo - ha concluso Italia Nostra - potrebbe essere il primo passo verso il riscatto, al fine di ottenere una più stringente tutela».
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