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Progetto pilota in Corea del Sud per fornire energia elettrica dalla rete terrestre alle navi nei porti
Sarà avviato il prossimo 1° gennaio con impianti su otto banchine, che saliranno a 40 entro la fine del 2021
26 giugno 2019
Oggi il Ministero sudcoreano delle Attività marittime e della pesca ha siglato con le Autorità Portuali dei porti di Busan, Incheon e Gwangyang e con alcune compagnie di navigazione e terminal operator un memorandum of understanding per attuare un progetto pilota volto alla riduzione delle emissioni inquinanti nei porti. Il progetto prevede che le navi ormeggiate alle banchine portuali spegnano i propri motori e ricevano energia elettrica dalla rete elettrica terrestre.
L'accordo, che entrerà in vigore il prossimo 1° gennaio e avrà una durata di due anni, è stato siglato dalle cinque compagnie di navigazione LYG Ferry Co., MSC Korea, Maersk Line, Hyundai Glovis e Hyundai Merchant Marine (HMM) e dalle tre società terminaliste Gwangyang West Container Terminal Co., PSA Hyundai Pusan New-port Terminal (HPNT) e Hanjin Busan Newport Co.
Il Ministero ha avviato già nell'agosto 2018 l'installazione su otto banchine dei tre porti che hanno sottoscritto l'accordo di impianti di “cold ironing” per la fornitura di energia elettrica alle navi. Il programma proseguirà per installare questi impianti su un totale di 40 banchine di 12 porti nazionali entro la fine del 2021.
HMM, che è la principale compagnia di navigazione sudcoreana firmataria dell'accordo, prevede che nel 2020 parteciperà al progetto con 50 navi dotate di sistema di connessione all'impianto di cold ironing a terra, mentre nell'anno successivo saranno circa 70 le navi della flotta a poter utilizzare l'energia elettrica della rete terrestre.
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