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Ulteriore miglioramento dei risultati economici della ZIM nel secondo trimestre
Si è accentuato, invece, il calo dei volumi di carichi containerizzati trasportati dalla flotta
21 agosto 2019
Grazie alla crescita delle tariffe applicate per il trasporto dei container sulle navi dalla propria flotta, con un nolo medio che nel primo e nel secondo trimestre di quest'anno sono risultati pari a 1.109 e 993 dollari/teu con incrementi rispettivamente del +8,6% e del +9,5% sui corrispondenti periodi del 2018, la compagnia di navigazione israeliana ZIM ha registrato aumenti dei ricavi nonostante la riduzione dei volumi complessivi di carichi containerizzati trasportati dalle proprie portacontainer, che sono ammontati rispettivamente a 668mila teu (-4,3%) e 731mila teu (-5,3%) nel primo e nel secondo trimestre del 2019.
Nel solo secondo trimestre di quest'anno i ricavi hanno totalizzato 834 milioni di dollari, con un rialzo del +3,9% sullo stesso periodo del 2018 che è stato determinato principalmente da un incremento di 24,7 milioni di dollari dei ricavi generati dall'attività di trasporto marittimo containerizzato a cui si è aggiunto un aumento di 9,3 milioni di dollari dei ricavi prodotti da altre attività. Se nel primo trimestre del 2019 i costi operativi avevano registrato una lieve progressione del +0,7%, nel trimestre successivo la compagnia ha conseguito una contrazione del -5,1% delle spese che sono scese a 719 milioni di dollari.
Nel secondo trimestre del 2019 ZIM ha segnato un utile operativo di 44,2 milioni di dollari, rispetto ad un risultato operativo di segno negativo per -12,5 milioni di dollari nel corrispondente periodo dello scorso anno, ed un utile netto di 5,1 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di -33,2 milioni di dollari nel periodo aprile-giugno del 2018.
Nell'intero primo semestre di quest'anno i ricavi della compagnia sono stati pari a 1,63 miliardi di dollari, con un incremento del +4,9% sulla prima metà del 2018 generato principalmente da un aumento di 50,4 milioni del volume d'affari prodotto dall'attività della flotta di portacontenitori e da un aumento di 17,3 milioni dei ricavi generati dalle altre attività. I costi operativi sono risultati pari a 1,42 miliardi di dollari (-2,3%). ZIM ha chiuso i primi sei mesi del 2019 con un utile operativo di 62,8 milioni di dollari, rispetto ad un risultato di segno negativo e pari a -17,7 milioni di dollari nel primo semestre dello scorso anno, e con una perdita netta di -19,2 milioni di dollari rispetto ad una perdita netta di -67,3 milioni di dollari nella prima metà del 2018.
Nel primo semestre del 2019 la flotta della compagnia ha trasportato volumi containerizzati pari a quasi 1,4 milioni di teu, con un calo del -4,9% sullo stesso periodo dello scorso anno.
«I risultati della ZIM relativi ai primi sei mesi del 2019 - ha commentato il presidente e amministratore delegato della compagnia, Eli Glickman - sono incoraggianti. Ora possiamo riscontrare con evidenza i benefici della nostra strategia a lungo termine, in particolare della cooperazione operativa con l'alleanza 2M che recentemente si è ampliata ad una quarta rotta di traffico». ZIM, infatti, ha stretto accordi operativi con Maersk Line e Mediterranean Shipping Company (MSC), le prime due compagnie di navigazione del mercato mondiale del trasporto marittimo containerizzato che hanno costituito l'alleanza 2M, estendendo all'inizio di quest'anno l'intesa ai traffici tra l'Asia e la West Coast USA e tra l'Asia e l'East Med ( del 19 luglio 2018 e 10 gennaio 2019). «Oltre ai risultati positivi ottenuti nel trimestre - ha aggiunto Glickman - ZIM ha registrato un significativo miglioramento di tutti i parametri e continua ad essere un top performer nel settore dello shipping in termini di margine operativo rettificato».
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