- Nel primo semestre di quest'anno i 13 porti crocieristi della Cina, ovvero Shanghai, Tianjin, Xiamen, Guangzhou, Shenzhen, Haikou, Qingdao, Dalian, Sanya, Lianyungang, Wenzhou, Weihai e Zhoushan, sono stati scalati da 364 navi da crociera internazionali, con un calo del -27,2% rispetto alla prima metà del 2018, per un traffico complessivo di 1.777.140 passeggeri (-23,7%). Lo evidenzia il 2019 China Cruise Development Report, l'undicesima edizione del rapporto che è realizzato dall'organizzazione governativa cinese China Cruise & Yacht Industry Association (CCYIA) assieme all'Asian Cruise Academy della Shanghai Maritime University e dalla China Cruise Terminals & Yacht Clubs Association (CCTYCA) e che verrà presentato ufficialmente in occasione della quattordicesima edizione della China Cruise Shipping Conference & International Cruise Expo che si terrà dal 15 al 17 novembre prossimi a Guangzhou.
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- Il rapporto precisa che nei primi sei mesi del 2019 gli scali negli home port di queste navi sono stati 322 (-29,3%) per un numero di passeggeri allo sbarco e all'imbarco pari a 1.680.930 unità (-24,7%). A questi scali si aggiungono le 42 navi da crociera che hanno fatto scalo ad Hong Kong (-4,6%) per un contrazione del -2,3% del traffico dei crocieristi in porto.
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- Nel 2018 gli scali di navi da crociera internazionali nei 13 porti crocieristici cinesi sono stati 969, con una flessione del -18,0% sull'anno precedente, per un traffico complessivo di 4.906.583 passeggeri (-1,0%). Il totale degli scali negli home port è stato di 889 unità (-19,0%) per 4.728.283 passeggeri (-1,1%). Lo scorso anno gli scali ad Hong Kong sono stati 80 (-3,6%) per una diminuzione del -2,3% del traffico dei passeggeri.
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- Il rapporto spiega che dal 2017 lo sviluppo del turismo crocieristico in Cina sta attraversando un periodo di adattamento, con una diminuzione della capacità offerta e una riduzione del numero di crociere, e precisa che le principali compagnie crocieristiche che operano in Cina stanno cercando di adeguare le proprie strategie per adattarsi allo sviluppo del mercato, con investimenti in nuove navi da crociera specificamente progettate per il mercato cinese. Anche i porti stanno adeguando le proprie strutture e infrastrutture e i propri servizi alle esigenze del turismo crocieristico.
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