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Il segmento delle crociere nei porti italiani chiuderà il 2019 con 12,09 milioni di passeggeri (+8,8%)
Il 18 ottobre a Cagliari si terrà la nona edizione del forum Italian Cruise Day
7 ottobre 2019
Il segmento delle crociere nei porti italiani chiuderà l'anno 2019 con un traffico di 4.834 navi per un totale di 12,09 milioni di passeggeri, con incrementi rispettivamente del +3,2% e del +8,8% sull'anno precedente. La stima è della società di ricerca e consulenza Risposte Turismo che presenterà i dati sull'attività crocieristica negli scali portuali nazionali e in quelli del Mediterraneo, raccolti nel rapporto di ricerca Italian Cruise Watch realizzato dall'azienda, nel corso della nona edizione del forum annuale Italian Cruise Day che si terrà il prossimo 18 ottobre presso l'Ex Manifattura Tabacchi di Cagliari e che è organizzato da Risposte Turismo quest'anno in partnership con l'Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna e con il supporto di Clia Europe.
Il report di Risposte Turismo evidenzia che nel 2019 l'Italia si confermerà la prima nazione del Mediterraneo per numero di crocieristi movimentati nei propri scali (imbarchi, sbarchi e transiti), con circa il 40% del traffico totale nell'area. Quest'anno saranno quattro i porti crocieristici italiani nella top ten mediterranea, numero che sale a nove considerando i primi 20 scali crocieristici del Mediterraneo nei quali - annuncia il rapporto - nel 2019 hanno fatto scalo 8.959 navi da crociera per un traffico di 23,79 milioni di passeggeri, con incrementi del +8,9% e del +9,5% sul 2018.
Nel dettaglio, Civitavecchia, con 827 toccate nave (+8,8%) e 2,56 milioni di crocieristi (+4,9%) manterrà la seconda posizione alle spalle di Barcellona, scalo in cui il traffico sarà di 838 navi (+1,0%) e 3,15 milioni di passeggeri. Venezia si classificherà al quinto posto con 1,55 milioni passeggeri movimentati e 500 toccate nave, stabile sull'anno precedente per i passeggeri movimentati e per le toccate nave e stabile anche per posizione in classifica rispetto al 2018. Seguirà Genova al sesto posto con 1,35 milioni passeggeri movimentati e 268 toccate nave, in forte crescita sul 2018 sia per passeggeri movimentati (+33,5%) sia per numero di accosti (+17,0%), in salita di una posizione in classifica rispetto al 2018. Quindi Napoli al settimo posto con 1,23 milioni passeggeri movimentati e 456 toccate nave, in crescita sul 2018 sia per passeggeri movimentati (+14,6%) sia per numero di accosti (+20,3%), in salita di una posizione in classifica rispetto al 2018.
Nella graduatoria del 2019 dei primi 20 porti crocieristi mediterranei figurano poi Livorno all'11° posto con 838 mila passeggeri movimentati e 384 toccate nave, in aumento sul 2018 sia per passeggeri movimentati (+6,7%) sia per numero di accosti (+8,5%), in discesa di una posizione in classifica rispetto al 2018; Savona al 15° posto con 770mila passeggeri movimentati e 162 toccate nave, in discesa sul 2018 sia per passeggeri movimentati (-9,2%), sia per numero di accosti (-16,5%), in discesa sul 2018 di sei posizioni rispetto all'anno precedente; La Spezia al 16° posto con 650mila passeggeri movimentati e 147 navi registrerà la crescita più rilevante per variazione di passeggeri movimentati sul 2018 (+45,0%) e anche per numero di accosti (+13,9%) e nel 2019 entrerà in classifica per la prima volta; Bari al 18° posto con 610mila passeggeri movimentati e 234 toccate nave, con incrementi sia per passeggeri movimentati (+6,5%) sia per numero di accosti (+9,9%), in discesa di due posizioni in classifica rispetto al 2018; Palermo al 19° posto con 570mila passeggeri movimentati e 156 toccate nave, in leggera discesa sul 2018 per numero di passeggeri movimentati (-1,3%) e in modo più marcato per numero di accosti (-9,3%), rimarrà nella top 20 del Mediterraneo sebbene superata da Bari e Kotor rispetto alla posizione del 2018.
Relativamente alle altre nazioni crocieristiche del Mediterraneo, lo studio di Risposte Turismo sottolinea come, complessivamente, in cinque anni la Spagna con i suoi 21 scali crocieristici abbia dimezzato il gap di traffico con l'Italia, passando dai 7,3 milioni di passeggeri movimentati nel 2014 ai 9,7 milioni di passeggeri movimentati nel 2018.
Rilevando a tal proposito che «gli investimenti e l'impegno degli operatori, e naturalmente la favorevole morfologia nonché la ricchezza storica artistica e paesaggistica, hanno contribuito a determinare la leadership italiana a livello mediterraneo ed europeo», il presidente di Risposte Turismo, Francesco di Cesare - ha osservato che «il contesto internazionale è però sempre più competitivo ed allora - ha specificato di Cesare - occorre guardare a ciò che fanno gli altri, non necessariamente per emularne scelte ed approcci, ma per meglio valutare come stiano andando i nostri risultati. Questi ultimi, come ripeto da molto tempo, non vanno però intesi unicamente come volumi di traffico, bensì come un insieme di altre fondamentali variabili, tra le quali, solo per citarne una che di fatto ne raggruppa molte altre, la sostenibilità economica e sociale del fenomeno».
Dopo la presentazione di Italian Cruise Watch 2019, la nona edizione di Italian Cruise Day proseguirà con la tavola rotonda “La crocieristica in Italia: stato dell'arte e prospettive future”, tradizionale appuntamento del forum a cui parteciperanno esponenti di vertice tanto di alcune compagnie crocieristiche attive in Italia quanto di realtà impegnate nella gestione di porti crocieristici. La mattinata di lavori si concluderà con la consegna del Premio di Laurea ICD del valore di mille euro dedicato alla migliore tesi di laurea sulla produzione e/o il turismo crocieristici, e del Premio di Laurea Assoporti del valore di 500 euro conferito all'autore della miglior tesi sulla portualità crocieristica.
Il pomeriggio di Italian Cruise Day sarà arricchito da quattro tavole rotonde dedicate, rispettivamente, all'innovazione (titolo: “Innovare per crescere”), al rapporto esistente, e a quello che potrà svilupparsi in futuro, tra il turismo crocieristico e le destinazioni (titolo: “Crocieristica e territori”), ai modelli di sviluppo degli scali crocieristici del Paese (“Responsabilità, investimenti e governance: modelli di sviluppo degli scali crocieristici”) e all'attenzione verso l'ambiente, la sua tutela e valorizzazione da parte delle aziende del compatto (titolo: “La crocieristica e l'ambiente”).
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