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L'associazione crocieristica internazionale CLIA rafforza le misure per far fronte all'emergenza coronavirus
Craighead: comporteranno il negato imbarco ad alcuni dei nostri ospiti, ma salute e sicurezza costituiscono la priorità assoluta per il settore
9 marzo 2020
La Cruise Lines International Association (CLIA) ha annunciato l'adozione di ulteriori misure di screening nel tentativo di ridurre l'impatto della diffusione del coronavirus sull'attività crocieristica, emergenza che ha comportato la modifica degli itinerari crocieristici sia in corso che programmati dalle compagnie del settore a causa delle restrizioni imposte nelle località di approdo, e con lo scopo di tutelare la salute e la sicurezza dei passeggeri e degli equipaggi delle navi nonché dei residenti delle città portuali.
L'associazione ha stabilito che le compagnie crocieristiche associate debbano negare l'imbarco a tutte le persone che hanno viaggiato, visitato o transitato attraverso aeroporti in Corea del Sud, Iran, Cina, compresi Hong Kong e Macao, e in qualsiasi comune in Italia soggetto a misure di blocco (quarantena) da parte del governo italiano, come designato dal Ministero degli Affari esteri, entro 14 giorni prima dell'imbarco.
Inoltre è stata imposta l'effettuazione dello screening della malattia per tutte le persone che hanno viaggiato, visitato o transitato attraverso gli aeroporti in qualsiasi destinazione elencata nella pagina web “Coronavirus Disease 2019 Information for Travel” del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) degli Stati Uniti entro 14 giorni prima dell'imbarco. Lo screening della malattia include controlli anamnestici di febbre, tosse e difficoltà respiratorie nei 14 giorni precedenti l'imbarco e la misurazione della temperatura.
Inoltre è stata stabilita l'effettuazione della misurazione della temperatura, non appena possibile, per tutte le persone al momento dell'imbarco sulle navi e che qualsiasi individuo con una temperatura di almeno 100,4 gradi fahrenheit o 38 gradi centigradi debba essere sottoposto ad un ulteriore screening che includa una valutazione medica.
È stato anche disposto il diniego all'imbarco a tutte le persone che, entro 14 giorni prima dell'imbarco, abbiano avuto contatti o abbiano assistito persone affette o sospettate di essere affette da COVID-19 o che sono attualmente soggette a controlli sanitari per la possibile esposizione al virus.
La CLIA ha inoltre stabilito l'effettuazione degli screening pre-imbarco necessari per attuare queste misure di prevenzione, precisando che controlli approfonditi e supporto medico iniziale debbano essere forniti, se necessario, a qualsiasi persona che presenti sintomi di sospetto COVID-19.
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