- Fedespedi ha denunciato che mancano risposte immediate che consentano al settore della logistica di operare in sicurezza nonostante l'emergenza coronavirus. La federazione delle case di spedizione italiane ha sottolineato che «a quasi un mese dai primi e importanti provvedimenti assunti dal governo e a una settimana dal grido di allarme lanciato da Confetra, la confusione aumenta e mette in forte difficoltà le imprese della logistica».
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- In particolare, ha specificato Fedespedi, «a fronte dell'impegno e della responsabilità mostrata sinora dalle imprese del settore, le quali ringraziano i collaboratori e i partner nazionali e internazionali, mancano ancora risposte concrete e una guida chiara, forte e sicura che possa dare certezza alle imprese e al mercato. Il disagio di imprese e lavoratori è crescente e le aziende che hanno operato finora al servizio del lavoro, della produzione e della salute pubblica non possono reggere a lungo da sole questa tensione».
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- A fronte di tale situazione, e in vista dell'atteso decreto del presidente del Consiglio dei ministri contenente le misure economiche a sostegno delle imprese, Fedespedi ha chiesto al governo e alle istituzioni provvedimenti immediati per «fornire equipaggiamenti e dotazioni che consentano l'esercizio dell'attività nel rispetto delle necessarie condizioni di sicurezza, salute e dignità degli operatori, per «sostenere le imprese a garanzia del lavoro e dell'occupazione, guardando al governo tedesco che ha annunciato prestiti illimitati con una disponibilità di centinaia di miliardi per aiutare le imprese ad affrontare i problemi di cassa», ed anche «un'azione forte a livello internazionale, e in particolare europeo, che sia di guida per gli Stati membri e ponga limiti a chi sul mercato specula sfruttando la situazione a proprio vantaggio economico».
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