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I produttori cinesi di container CIMC e Singamas archiviano un 2019 difficile
I ricavi delle due aziende sono diminuiti rispettivamente del -8,2% e del -60,6%
26 marzo 2020
Il 2019 è stato un anno non certo positivo per i produttori cinesi di container intermodali CIMC e Singamas che hanno registrato un deciso calo sia dei risultati economici che dei volumi di vendita e di produzione di contenitori.
Lo scorso anno il volume d'affari della China International Marine Containers (CIMC) è ammontato a 85,81 miliardi di yuan (12 miliardi di dollari), con una flessione del -8,2% sul 2018, di cui 20,16 miliardi di yuan generati dal segmento della produzione di container (-36,1%), inclusi 11,54 miliardi derivanti dalla vendita di container per carichi secchi (-46,6%) e 4,16 miliardi dalla vendita di container frigo (-17,2%). Vendite di contenitori che nel 2019 sono state pari a 899mila teu relativamente ai dry container (-41,8%) e a 137mila teu ai container reefer (-18,3%). CIMC ha totalizzato un utile operativo di 5,84 miliardi di yuan (-9,9%) e un utile netto di 2,51 miliardi di yuan (-38,3%) con un apporto di 137 milioni di yuan da parte del segmento della produzione di container (-92,8%).
Nel solo quarto trimestre del 2019 CIMC ha venduto contenitori per un totale pari a 232mila teu, con una riduzione del -40,3% sullo stesso periodo dell'anno precedente, di cui 181mila unità per carichi secchi (-46,1%) e quasi 51mila unità frigo (-2,7%). Nel periodo ottobre-dicembre dello scorso anno i ricavi sono ammontati a 24,15 miliardi di yuan (-9,2%), di cui 4,45 miliardi nel settore della produzione di container (-35,5%). L'utile operativo è stato di 4,11 miliardi (+62,9%) e l'utile netto di 1,29 miliardi di yuan (+6,0%).
La connazionale Singamas ha archiviato il 2019 con ricavi pari a 712,2 milioni di dollari, con una diminuzione del -60,6% sull'anno precedente che è effetto sia dell'indebolimento della domanda di container per carichi secchi sia della cessione di fabbriche al gruppo armatoriale cinese COSCO Shipping che è stata portata a termine lo scorso 2 agosto ( del 6 maggio 2019). Lo scorso anno i ricavi generati dal segmento della produzione di container si sono attestati a 683,9 milioni di dollari (-61,6%), di cui 453,9 milioni di dollari nel comparto dei dry box (-67,9%), 92,3 milioni in quello dei reefer (-7,1%) e 33, milioni di dollari in quello dei container cisterna (-49,6%). I ricavi derivanti dalle attività logistiche dell'azienda sono stati pari a 28,3 milioni di dollari (+3,2%). Risultato operativo e risultato economico netto sono stati entrambi di segno negativo e pari a -96,0 milioni e -110,8 milioni di dollari rispetto a risultati di segno positivo per 35,0 milioni e 73,4 milioni di dollari nel 2018. Nel 2019 le fabbriche della Singamas hanno prodotto contenitori per un totale pari a 352mila teu (-57,9%), mentre il volume delle vendite è stato pari a 340mila teu (-59,6%), con un prezzo medio di vendita che relativamente ai dry container è stato di 1.779 dollari/teu (-17,5%).
Nella sola seconda metà del 2019 i ricavi della Singamas sono ammontati a 128,2 milioni di dollari, con un calo del -86,3% sullo stesso periodo dell'anno precedente, di cui 113,4 milioni generati dalla produzione di container (-90,9%) e 14,8 milioni di dollari dalle attività logistiche (+6,3%). Risultato operativo e risultato economico netto sono stati di segno negativo per -58,8 milioni e -60,1 milioni di dollari rispetto a risultati di segno positivo per 24,8 milioni e 75,9 milioni di dollari nel secondo semestre del 2018. Nel periodo luglio-dicembre dello scorso anno la produzione di container della Singamas è scesa del -88,3% a 44mila teu e la vendita di container è calata del -88,5% a 44mila teu.
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