- Il documento contenente le raccomandazioni scaturite dall'analisi e dal confronto tra gli esperti del tavolo di lavoro sulla logistica dei vaccini Covid-19 dell'Osservatorio Interdisciplinare Trasporto Alimenti e farmaci (OITAf) è stato consegnato a Domenico Arcuri, commissario straordinario per l'attuazione e il coordinamento delle misure per il contenimento e contrasto dell'emergenza epidemiologica.
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- Il panel multidisciplinare radunato dall'Osservatorio di esperti ha individuato i punti critici che, se non risolti, potrebbero compromettere il raggiungimento dell'immunità di gregge dell'intera popolazione italiana entro il prossimo autunno, ma soprattutto ha definito l'approccio complessivo atto a prevenirli e superarli e ne ha ricavato soluzioni di pratica ed immediata applicazione.
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- Il documento contiene quasi 40 raccomandazioni e suggerimenti, tutti derivanti da una filosofia analitica e progettuale di fondo, ovvero che la campagna vaccinale anti-Covid di massa è un'intrapresa che può essere portata avanti con successo solo con un approccio industriale, applicando le logiche produttive e logistiche più avanzate dell'industria manifatturiera. Al centro del processo è la somministrazione, vista come la “fabbrica” delle vaccinazioni, che deve funzionare con la massima efficienza ed essere alimentata senza interruzioni da tre catene di approvvigionamento: vaccini, vaccinandi e vaccinatori. Solo adottando questo modello - hanno evidenziato gli esperti - i rischi di non raggiungere tutti i candidati alla vaccinazione o ritardi inaccettabili nella immunità della popolazione possono essere evitati con ragionevole certezza.
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- Queste alcune delle raccomandazioni formulate dagli esperti del tavolo di lavoro:
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- Massima semplificazione dell'interazione utente, sia dal punto di vista delle dotazioni hardware e software necessari lato utente che della complessità dell'interfaccia, nel processo di prenotazione: deve essere sufficiente un browser web, un indirizzo di posta elettronica e la capacità di ricevere SMS
- Ogni alimentazione di dati da e verso altri sistemi informativi deve avvenire in modo asincrono rispetto alle operazioni legate alla somministrazione, eccetto casi circoscritti e legati alla logistica dei vaccini e delle attrezzature
- Le operazioni di somministrazione di ogni categoria di vaccini devono essere simulate in anticipo per rilevare i tempi e le procedure più efficienti, e sulla base dei risultati calcolato il dimensionamento delle risorse umane necessarie
- Deve essere rivolta particolare attenzione al dimensionamento delle risorse e le modalità di vaccinazione nelle RSA, a domicilio e in località periferiche e disagiate (circa 20% della popolazione da raggiungere secondo i calcoli di OITAf)
- Deve essere posta attenzione al reperimento, conduzione, gestione e manutenzione delle Unità Mobili previste per le necessità di vaccinazione di cui al punto precedente
- Il vaccino Moderna, che vede crescere la sua importanza a seguito del ritardi di altre alternative, è comunque un preparato che va movimentato e trasportato in stato di congelamento: la sua logistica tra l'hub centrale e quelli regionali e di ultimo miglio deve ricevere attenzione pari a quella del vaccino Pfizer/BioNtec
- La logistica inversa della raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali generati a seguito delle somministrazioni in spazi non ospedalieri o medici deve essere gestita centralmente
- I centri di vaccinazione di tipo walk-in devono essere realizzati il più possibile in strutture esistenti anche non sanitarie, come negli altri Paesi europei, dotate da subito della maggior parte delle dotazioni strumentali di base necessarie; in caso di strutture create ad-hoc, la migliore soluzione è costituita da ospedali da campo realizzate dalla Croce Rossa, dalle Forze Armate o realizzate da privati sulla stessa falsariga.
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