- Dopo l'ordine per sei nuove portacontenitori da 23.500 teu comunicato ieri dalla tedesca Hapag-Lloyd, l'annuncio odierno della giapponese Ocean Network Express (ONE) dell'intenzione di immettere nella propria flotta sei portacontainer della capacità di oltre 24.000 teu conferma sia che le principali compagnie di navigazione containerizzate mondiali hanno ormai constatato che, come ipotizzato, l'impiego di navi di grande capacità si è rivelato fruttuoso sia in termini economici che operativi, sia che la grave crisi determinata dagli effetti della pandemia di Covid-19 sulle attività economiche non ha coinvolto i vettori marittimi di questo settore, che in questi ultimi mesi hanno tutti registrato performance finanziarie record e stanno pianificando un'ulteriore rafforzamento delle rispettive flotte, potenziamento che include anche l'acquisizione di navi di media capacità da impiegare prevalentemente nei traffici intra-regionali.
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- ONE ha reso noto che noleggerà per un periodo di 15 anni sei nuove navi della connazionale Shoei Kisen Kaisha che saranno costruite da un consorzio costituito dai cantieri navali giapponesi Imabari Shipbuilding Co. e Japan Marine United Corporation, unità che verranno consegnate nel 2023-2024.
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- ONE ha sottolineato che queste nuove portacontenitori, in grado di trasportare oltre 24.000 teu, avranno una capacità maggiore delle portacontainer più grandi attualmente in esercizio che possono trasportare meno di 24.000 teu.
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- Intanto la giapponese Nippon Yusen Kaisha (NYK), che possiede il 38% del capitale della ONE (gli altri azionisti sono le connazionali “K” Line e MOL entrambe detentrici del 31% della ONE), ha annunciato che prevede di concludere il terzo trimestre dell'anno fiscale 2020, periodo che terminerà il prossimo 31 dicembre, con un utile ricorrente di oltre 60 miliardi di yen (580 milioni di dollari) rispetto ad un utile ricorrente di 22,5 miliardi di yen nel periodo ottobre-dicembre del 2019. Inoltre NYK attende per i primi nove mesi dell'anno fiscale 2020 un utile ricorrente di oltre 100 miliardi di yen rispetto ad un utile ricorrente di 38,5 miliardi nel periodo aprile-dicembre del 2019.
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