Federagenti, la federazione degli agenti marittimi italiani, ha deciso di agire tempestivamente per evitare che la prossima stagione del turismo nautico nelle isole italiane sia disastrosa come quella dell'estate 2020 che è stata compromessa dalla crisi sanitaria del coronavirus. La federazione ha quindi deciso di far scattare in modo preventivo l'allarme, puntando con forza sulla definizione di procedure omogenee sul territorio e comportamenti virtuosi che consentano di far ripartire con rischio sanitario azzerato la stagione dei grandi yacht.-
- Con tale proposito Federagenti ha specificato che gli agenti marittimi presenti su tutto il territorio nazionale si candidano, da un lato, a operare da raccordo fra le diverse autorità sanitarie regionali italiane affinché siano fissati, compatibilmente ovviamente con l'evolversi della pandemia, dei parametri standard relativi agli equipaggi e agli ospiti dei grandi yacht: parametri che, a fronte di verifiche, vaccini e tamponi, consentano la fruizione delle località turistiche minimizzando il rischio per le comunità locali, ma consentendo una ripresa progressiva dell'economia turistica. Dall'altro lato, offrendo la loro disponibilità ad attuare una campagna informativa costante presso le società di noleggio degli yacht e presso i comandanti delle barche attese a operare sin dai prossimi mesi in Mediterraneo.
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- Il presidente di Federagenti, Alessandro Santi, ha evidenziato la necessità «che si debba attuare tutto il possibile per far ripartire quella economia turistica che rappresenta un fattore strategico primario. Questo - ha specificato - anche copiando esperienze internazionali di successo, fornendo ogni suggerimento e sostegno possibile alle autorità regionali e mettendo a disposizione le nostre conoscenze in modo tale che domanda e offerta turistica tornino a incontrarsi, attraverso un'informazione puntuale, in un quadro di piena sicurezza sanitaria».
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- «Gli agenti marittimi - ha aggiunto il vicepresidente di Federagenti, Giancarlo Acciaro - sono storicamente figure di raccordo fra mare e territori e operano sulla linea del fronte delle banchine in stretta collaborazione anche con le autorità. Oggi sono pronti a riscendere in campo per consentire alle isole italiane di tornare a risplendere nel mercato turistico, all'interno di un quadro di riferimento comportamentale che torni ad attirare in prima istanza le grandi imbarcazioni da diporto, evitando la babele di norme contrastanti e offrendo ai turisti e alle comunità locali le più alte garanzie di sicurezza sanitaria, che resta il nostro primo obiettivo».
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