- Il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, e l'assessore comunale all'Innovazione tecnologica, ambiente e politiche del mare, Alessandro Guarracino, hanno scritto una lettera al governo, indirizzandola ai ,inisteri delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili, dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle politiche sociali, dell'Economia e delle finanze e a quello per il Sud e la coesione territoriale, chiedendo l'apertura di un tavolo tecnico e politico al fine di giungere all'auspicato riavvio dell'attività al container terminal al Porto Canale di Cagliari e sollecitando la creazione di una specifica agenzia per il lavoro portuale.
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- Evidenziando la necessità di rispondere alla questione dolorosa dei circa 250 lavoratori che attualmente sono in stato di disoccupazione a causa del fermo dell'attività al terminal portuale, il sindaco, precisando che «è nostra ferma intenzione fare di tutto perché i lavoratori riprendano il loro lavoro», ha chiesto «che venga istituita una Agenzia per il lavoro terminalistico del transhipment»
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- Relativamente all'obiettivo di consentire la ripresa operativa del container terminal, condizione fondamentale - ha sottolineato - per lo sviluppo nel settore della logistica e di tutto l'indotto costituito da aziende che si muovono nel comparto infrastrutturale, commerciale e turistico, nella lettera si evidenzia che «si rende necessaria un'operazione di scouting attraverso un advisor specializzato nel campo del transhipment al fine di individuare i soggetti autorevoli che possano essere interessati al sito di Cagliari».
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- Si tratta - hanno spiegato Truzzu e Guarracino - di «un'azione propedeutica all'avvio di nuove procedure finalizzate ad acquisire valide manifestazioni d'interesse purché, parallelamente, si arrivi alla rapida istituzione della ZES. Senza convenienze fiscali, è difficile attirare imprese interessate a cospicui investimenti. Lo diciamo da tempo: occorrono risposte definitive perché sul territorio restano disagi sociali enormi».
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- «Chiediamo - prosegue la lettera - l'apertura di un tavolo tecnico e politico con il coinvolgimento di tutti: attori istituzionali nazionali, regionali e locali, ovviamente con il pieno coinvolgimento dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna. Riteniamo che non ci sia più tempo».
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- «Non possiamo - hanno concluso Truzzu e Guarracino - sprecare una enorme potenzialità di sviluppo e di creazione di posti di lavoro. La stessa tenacia e condivisione d'intenti tra istituzioni, che nel recente passato ha consentito di far rimuovere il vincolo paesaggistico che ostacolava i lavori programmati sul compendio, deve sostenere l'azione politica e amministrativa a tutti i livelli».
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