- La Confederazione Italiana Armatori (Confitarma) invita il governo ad attuare una semplificazione della legislazione marittima. Ieri, in un incontro presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con la viceministra Teresa Bellanova, il presidente dell'associazione armatoriale, Mario Mattioli, sottolineando che «è assurdo pensare che il nostro settore sia regolato ancora da norme di fine ‘800 o del primo dopoguerra», ha ricordato alla viceministra che da tanto tempo Confitarma ha predisposto un pacchetto di semplificazioni normative a costo zero che sono in attesa di essere prese in considerazione.
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- Inoltre Mattioli ha esortato affinché, in attesa di una governance unitaria richiesta a gran voce dal cluster marittimo rappresentato dalla Federazione del Mare, venga rafforzato lo staff ministeriale dedicato alla navigazione e alla portualità «con esperti in materia di trasporti marittimi ed anche con giovani leve che potrebbero contribuire a ridisegnare le regole di un comparto internazionale e mobile portando una visione più dinamica e moderna del mondo in continua evoluzione».
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- In tema di competitività della flotta italiana, il presidente della Confitarma ha rimarcato l'indispensabilità di «tutelare l'interesse nazionale nel rispondere a Bruxelles sulla problematica dell'estensione dei benefici del Registro Internazionale alle altre bandiere UE/SEE». In merito alla transizione ecologica, Mattioli ha ricordato che nel settore marittimo la transizione è già in atto e - ha specificato - lo dimostrano i dati ormai noti: infatti dal 2008 al 2018 l'industria della navigazione marittima ha abbattuto del 30% le sue emissioni di CO2 a fronte di un aumento del 40% della quantità di merce trasportata via mare. In proposito, il Presidente Mattioli ha sottolineato l'importanza di istituire un fondo sponsorizzato dalla Cassa Depositi e Prestiti «che possa attrarre capitali italiani e stranieri, complementare al sistema bancario e di sostegno a tutte le aziende operanti nel trasporto marittimo e in generale a tutta l'economia blu, imprescindibile volano di sviluppo per il nostro sistema Paese».
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