- . Il dato, riferito a questi primi giorni d'agosto, è il risultato delle verifiche sulla diffusione della campagna vaccinale fra gli equipaggi delle navi compiute dalle società di ship management che aderiscono alla Neptune Declaration on Seafarer Wellbeing and Crew Change, l'iniziativa nell'ambito del Global Maritime Forum che è volta a salvaguardare il benessere dei marittimi nel contesto dell'attuale pandemia globale di Covid-19.
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- Per evidenziare l'esiguità della quota di marittimi già vaccinati, è stata posta a confronto con quella della popolazione vaccinata contro il Covid-19 nelle principali nazioni marittime di Europa, Nord America ed Asia, quota che nel secondo caso è di circa il 50%, a dimostrazione che, nonostante i progressi compiuti per la vaccinazione dei marittimi, la quota di marittimi vaccinati risulta essere assai inferiore rispetto a quella delle principali nazioni marittime.
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- «I marittimi - ha rilevato il direttore generale del Global Maritime Forum, Kasper Søgaard - stanno iniziando a vaccinarsi, in particolare quelli dei Paesi sviluppati. I programmi negli Stati Uniti e in alcune nazioni europee stanno offrendo vaccini ai marittimi internazionali, ma molti altri Paesi - ha sottolineato - devono seguirne l'esempio affinché si possa risolvere la crisi del cambio degli equipaggi».
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- L'iniziativa in seno al Global Maritime Forum è infatti stata avviata per contribuire a risolvere questa crisi, dato che le limitazioni alla mobilità, e in particolare all'attraversamento dei confini nazionali, imposte in tutto il mondo per contenere la pandemia hanno gravemente impedito l'avvicendamento degli equipaggi delle navi, costringendo un numero crescente di marittimi a rimanere a bordo delle loro navi ben oltre la scadenza del loro contratto.
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- Una crisi che rimane tuttora irrisolta, come testimonia l'ultima lettura di agosto del Neptune Declaration Crew Change Indicator, l'indicatore elaborato per valutare l'impatto della crisi sanitaria sui cambi degli equipaggi delle navi. Dall'ultima lettura, infatti, risulta che nell'ultimo mese il numero di marittimi bloccati a bordo delle navi oltre la scadenza del loro contratto è aumentato dall'8,8% di luglio al 9,0% del corrente mese, mentre a giugno scorso era del 7,2% e nel mese precedente del 5,8%. L'ultima lettura evidenzia, inoltre, che il numero di marittimi che sono a bordo delle navi da oltre 11 mesi, periodo che è quello massimo continuativo in cui un marittimo dovrebbe prestare servizio a bordo di una nave in base alla Convenzione internazionale sul lavoro marittimo, è salito dall'1% di luglio all'1,3% di agosto, trend anch'esso in crescita dal 0,4% delle rilevazioni di maggio e giugno scorsi.
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