- L'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale ha avviato il procedimento di decadenza dalla concessione demaniale del cantiere nautico ex Privilege alla società viareggina Konig Srl, che nel 2019 era subentrata nella concessione dello stabilimento cantieristico nel porto di Civitavecchia alla fallita Privilege Yard. «Prendiamo atto - ha spiegato il presidente dell'ente portuale, Pino Musolino, motivando la decisione di avviare la procedura - di come non siano stati rispettati gli obblighi assunti dalla Konig. È il momento di assumere decisioni concrete nell'interesse pubblico, relativamente ad aree di altissimo pregio e potenziale, che non possono rimanere improduttive».
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- Ieri Musolino, assieme al segretario generale dell'AdSP Paolo Risso e ad alcuni dirigenti e funzionari dell'ente, ha effettuato un sopralluogo nel cantiere nautico per verificarne lo stato e l'ottemperanza a quanto previsto nel piano economico finanziario e nel cronoprogramma, sulla base dei quali era stata concessa l'autorizzazione al subingresso nella concessione dopo il fallimento della Privilege Yard. L'ente portuale ha ricordato che il cronoprogramma fissava al 25 ottobre scorso l'avvio delle lavorazioni presso il cantiere ed ha ricordato che l'AdSP, dopo innumerevoli richieste di adempiere agli obblighi assunti, ad inizio settembre aveva nuovamente chiesto alla Konig di trasmettere idonea documentazione comprovante l'esistenza, all'interno delle aree assentite in concessione, di una stabile struttura produttiva con almeno 30 unità lavorative, così come indicato nel piano industriale e di sviluppo economico-finanziario presentato con l'istanza di subingresso. Musolino ha reso noto che l'unico addetto presente ieri in cantiere, oltre a mostrare lo stato dei luoghi, ha dichiarato che attualmente gli addetti della Konig assunti per il cantiere del porto di Civitavecchia sarebbero due.
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- «Abbiamo purtroppo - ha commentato Musolino - dovuto prendere atto di come la situazione non sia cambiata neppure dopo il formale avvio del procedimento di decadenza della concessione, comunicato già lo scorso 13 ottobre. È arrivato il momento di prendere decisioni concrete anche per quanto riguarda questa vicenda. Le aree e i manufatti in concessione sono di altissimo pregio e con enorme potenziale di sfruttamento economico per svariate possibili attività relative alla logistica, oltre che alla cantieristica e non è possibile, né accettabile, che tali aree rimangano inattive e improduttive. Proprio per la sua importanza e rilevanza, visto che si parla di oltre 100.000 metri quadrati nel cuore del porto commerciale, ho seguito con la massima attenzione la vicenda fin dal mio insediamento. Ho concesso alla Konig, anche in considerazione dell'emergenza Covid, 10 mesi di tempo per dare un segnale concreto rispetto agli impegni assunti al momento del rilascio dell'autorizzazione di sub-ingresso. Ora ritengo che nell'interesse pubblico, l'AdSP che rappresento abbia non solo il diritto, ma il dovere di procedere a riacquisire quelle aree e quel compendio per sfruttarne il grande potenziale».
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- L'ente portuale ha specificato che Konig ha tempo fino al 2 novembre per presentare eventuali deduzioni e giustificazioni rispetto alla comunicazione di avvio del procedimento di decadenza, motivata dall'Adsp ritenendo che la condotta della società si sia sostanziata in un perdurante inadempimento degli obblighi dedotti in concessione, costituendo motivo di decadenza ai sensi dell'articolo 47 del Codice della Navigazione.
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