- Nei primi otto mesi di quest'anno il traffico dei container movimentato dal porto di Amburgo ha segnato una crescita del +3,1% sul corrispondente periodo del 2020. Tuttavia, nonostante questo positivo sviluppo, bisogna registrare che i porti concorrenti di Rotterdam ed Anversa hanno mostrato tassi di crescita più elevati. Lo ha evidenziato Gunther Bonz, presidente della
- Unternehmensverband Hafen Hamburg e.V. (UVHH), l'associazione degli operatori portuali di Amburgo, illustrando ieri le azioni che secondo le imprese portuali dovrebbero essere adottate per incrementare la competitività dello scalo portuale tedesco che è minata anche dall'accentuazione del contesto concorrenziale con l'ulteriore espansione dei porti polacchi del Mar Baltico e dei loro collegamenti con l'hinterland.
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- Bonz ha innanzitutto confermato che il porto di Amburgo sta ancora nettamente risentendo degli effetti sul trasporto marittimo della pandemia di Covid-19, con più del 40% degli scali di navi al porto tedesco effettuati con ritardo, ed anche del blocco di una settimana del traffico navale nel canale di Suez, avvenuto ad inizio primavera, che sta ancora avendo ripercussioni sulla supply chain mondiale.
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- Spiegando come le aziende del porto tedesco hanno reagito alla fase negativa causata dalla crisi sanitaria e alla pressione competitiva, Bonz ha sottolineato che «le imprese portuali di Amburgo hanno avviato sostanziali processi di trasformazione e attuato una riduzione dei costi per poter sopravvivere alla concorrenza. È anche necessario, però - ha precisato - rimuovere gli attuali svantaggi competitivi che gravano sulle imprese portuali di Amburgo. Ciò comprende - ha chiarito il presidente della UVHH - la riforma delle imposte sulle importazioni, l'eliminazione delle discriminazioni fiscali all'interno dell'Europa e nessun ulteriore aumento dei costi statali, ad esempio per affitti e concessioni di aree portuali ad Amburgo».
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- Bonz ha quindi elencato una serie di opere infrastrutturali stradali, ferroviarie e per la navigazione interna che, secondo l'associazione, dovrebbero essere attuate per garantire la competitività del porto di Amburgo. «Il porto - ha rimarcato - per la città non rappresenta solo un elemento identitario e un'attrazione turistica, ma assicura anche entrate fiscali pari ad oltre un miliardo di euro all'anno e genera ulteriori effetti moltiplicatori positivi per la regione metropolitana e per l'intera Repubblica Federale. Per l'economia tedesca, che è orientata all'esportazione, costituisce il più importante snodo di trasporto e logistica per raggiungere i mercati internazionali. Rispetto alle importazioni, assicura che l'economia e la popolazione siano rifornite di beni e materie prime. Il porto rappresenta anche una garanzia per oltre centomila posti di lavoro nella regione metropolitana. Questa cruciale importanza - ha concluso Bonz - dove essere tenuta in maggiore considerazione nella valutazione politica e pubblica ad Amburgo».
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