- Nell'intero 2021 è previsto che le importazioni containerizzate negli USA ammonteranno alla quota record di 26 milioni di teu, con un notevole incremento del +18,3% rispetto al 2020 quando era stato segnato il precedente picco storico di 22 milioni di teu e con una crescita - nonostante la pandemia - del +1,9% sul 2019. La previsione è contenuta nell'ultimo rapporto mensile “Global Port Tracker” dell'associazione statunitense del commercio al dettaglio National Retail Federation (NRF) e della società di consulenza Hackett Associates, che rileva inoltre come il tasso di crescita di quest'anno dell'import containerizzato risulterà più elevato rispetto al record del +16,7% segnato nel 2010 quando l'economia si era ripresa dalla crisi economico-finanziaria del 2008-2009.
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- Sottolineando che si tratta del più rilevante flusso di importazioni mai registrato così come del più rilevante rialzo di tali volumi nonostante le interruzioni alla supply chain determinate dalla pandemia di Covid-19, il vicepresidente per la Supply chain e customs policy della NRF, Jonathan Gold, ha evidenziato che «questo è stato un anno senza precedenti. Abbiamo assistito, mai come prima - ha spiegato - a interruzioni causate dai problemi che hanno caratterizzato ogni fase della catena di approvvigionamento e ad una continua elevata domanda da parte dei consumatori, ma stiamo anche registrando volumi di merci ed una loro crescita mai verificatisi in precedenza. Ci sono ancora - ha specificato Gold - navi da scaricare e container da consegnare, ma quest'anno tutti nella supply chain hanno fatto straordinari per cercare di far fronte a queste sfide. Nella gran parte dei casi ci sono riusciti e - ha rassicurato Gold - nel corso delle vacanze i consumatori potranno trovare ciò di cui hanno bisogno».
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- Il rapporto precisa che, se la crescita delle importazioni per l'intero 2021 sarà a due cifre, nell'ultimo periodo gli incrementi mensili si sono stabilizzati su una crescita ad una cifra, trend che secondo NRF e Hackett Associates dovrebbe continuare almeno sino al primo trimestre del 2022. «Dopo quasi un anno di quella che sembrava una crescita inarrestabile, dopo che l'economia aveva riaperto i battenti lasciando alle spalle i peggiori giorni della pandemia e si era scatenata la domanda repressa dei consumatori - ha osservato Ben Hackett, fondatore della Hackett Associates - ora i dati sui porti mostrano che le importazioni si stanno stabilizzando».
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- Il rapporto specifica che lo scorso ottobre il traffico dei container nei porti americani è ammontato a 2,21 milioni di teu, con un incremento del +3,5% sul mese precedente ma con un calo del -0,2% sull'ottobre 2020. Il documento evidenzia che si tratta della prima flessione anno su anno da luglio 2020 che ha posto fine ad una serie consecutiva di 14 metri di crescita iniziata ad agosto 2020. Tuttavia per novembre 2021, di cui non sono ancora disponibili i dati di traffico, è atteso un volume complessivo pari a 2,21 milioni di teu, con un aumento del +5,1% anno su anno, e a dicembre 2021 è previsto un traffico di 2,2 milioni di teu, con una progressione del +4,6% sul dicembre 2020.
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