- Nei giorni scorsi l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale ha pubblicato la determina a contrarre relativa ai “Lavori di realizzazione di un terminal passeggeri sulla banchina 10 del porto di Bari”, intervento inserito nel programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023. Con l'atto viene approvato il progetto esecutivo e il quadro economico e si dà avvio alle procedure di gara per l'esecuzione dei lavori.
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- Il nuovo terminal, il cui cantiere nelle intenzioni dell'ente portuale sarà avviato già nella prossima primavera, si svilupperà su una superficie di circa 3.000 metri quadri. L'importo complessivo previsto è di circa nove milioni di euro. La caratteristica principale della struttura sarà la sua polifunzionalità: oltre ad essere utilizzata meramente per l'accoglienza dei passeggeri, infatti, potrà ospitare diverse funzioni sociali ed essere sede di eventi, conferenze e incontri.
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- «Entro due anni,- ha spiegato il presidente dell'AdSP, Ugo Patroni Griffi - Bari avrà un nuovo terminal, accogliente, moderno e funzionale, al servizio sia del traffico passeggeri sia del traffico crocieristico, il cui trend positivo sarà ulteriormente alimentato grazie al miglioramento delle strutture ricettive e dall'offerta di nuovi servizi portuali. Se in questi ultimi anni ci siamo imposti nel network crocieristico come porto di riferimento, la realizzazione di una struttura così accogliente e funzionale potenzierà vertiginosamente l'appeal del porto. Un risultato impossibile senza quella straordinaria sinergia di intenti intessuta con tutti i soggetti coinvolti, in primis la Città Metropolitana di Bari. Il nuovo terminal - ha sottolineato Patroni Griffi - andrà a corroborare il già forte legame porto-città, candidandosi a diventare parte attiva e dinamica del centro urbano e della vita sociale cittadina».
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- «Oggi - ha commentato il sindaco di Bari, Antonio Decaro - il nostro porto non esprime ancora tutto l'enorme potenziale che ha per la città. Bari, grazie anche ad opere come questa e ad una politica di connessione strategica con questi spazi, può davvero avviare una nuova fase di rilancio turistico, culturale ed economico».
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