- Oggi è in svolgimento la prima delle tre giornate di sciopero dei lavoratori di Port Mobility, la società che opera servizi di interesse generale nei porti di Civitavecchia, Fiumicino e Gaeta in particolare a servizio delle navi passeggeri. «Oggi - hanno spiegato Filt Cgil Roma e Lazio, Fit Cisl Lazio, UilTrasporti Lazio e Ugl Mare e Porti illustrando le motivazioni della protesta - è la prima delle tre giornate di sciopero dei lavoratori di Port Mobility che abbiamo indetto, dalle ore 14 alle 22, anche per il 15 e 18 febbraio. Protesteremo senza tregua contro la decisione unilaterale della società che ha dichiarato in esubero 26 dipendenti senza vagliare in alcun modo soluzioni alternative quali il ricorso agli ammortizzatori sociali. È inammissibile - hanno sottolineato le organizzazioni sindacali - che siano i lavoratori e le loro famiglie a dover pagare l'intero prezzo di scelte miopi».
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- «Siamo ben consci - hanno precisato i sindacati - delle difficoltà che sta attraversando il porto di Civitavecchia a causa della pandemia, ma non è questo un buon motivo per ricorrere ai licenziamenti senza un confronto preliminare, che peraltro abbiamo richiesto. Le attività di Port Mobility possono a breve assistere a un rilancio, e ricordiamo che la società ricorre anche a personale aggiuntivo durante la stagione estiva. Sarebbe davvero grave gettare decine di famiglie nella disperazione senza valutare il quadro generale, e la possibilità di ricorrere agli ammortizzatori sociali: data la crisi che sta attraversando il porto e l'altissimo tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, che caratterizza il territorio di Civitavecchia, le possibilità di ricollocamento sono purtroppo scarse».
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- «Per parte nostra - hanno specificato Filt Cgil Roma e Lazio, Fit Cisl Lazio, UilTrasporti Lazio e Ugl Mare e Porti - non abbiamo intenzione di arrenderci: resteremo al fianco de lavoratori finché non sarà chiaro che non si possono scaricare semplicisticamente le difficoltà sull'anello più debole della filiera».
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