- Oggi l'ITF, il sindacato internazionale dei lavoratori dei trasporti, ha denunciato che l'autorità del porto di Dover ha impedito ai propri ispettori di verificare lo stato di benessere dei membri degli equipaggi delle navi della P&O Ferries presenti nello scalo portuale che sono subentrati agli equipaggi licenziati con effetto immediato a metà dello scorso mese dalla compagnia di navigazione del gruppo DP World di Dubai ( del 17 marzo 2022). L'International Transport Workers' Federation ha ricordato che, in base al codice ISPS (International Ship and Port Facilty Security), i propri ispettori sono autorizzati ad entrare in tutti i porti del Regno Unito e a salire a bordo di tutte le navi nelle acque del Regno Unito i cui marittimi richiedono assistenza.
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- Oggi nel porto di Dover sono fermi tre traghetti della P&O Ferries, il Pride of Kent, il Pride of Canterbury e lo Spirit of Britain, mentre è in arrivo nel porto inglese una quarta nave della compagnia, la Cote des Flandres.
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- Specificando di aver anticipato, a titolo di cortesia, la visita dei propri ispettori con un'e-mail e di aver completato il corso sulla sicurezza necessario per effettuare la visita, l'ITF ha reso noto che la polizia portuale ha tuttavia rifiutato l'accesso agli ispettori sulla base del fatto che non aveva ricevuto alcun preavviso. Il sindacato ha ricordato che i propri ispettori non sono obbligati a comunicare la loro imminente visita per ispezionare le navi o per indagare sull'abuso dei diritti dei marittimi inviando un preavviso ai porti o agli armatori. Inoltre l'ITF ha specificato che, alla presenza degli ispettori in attesa di una decisione sul loro accesso, i funzionari portuali hanno telefonato a P&O Ferries.
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- «In qualità di ispettore dell'ITF nel Regno Unito - ha sottolineato Tommy Molloy, uno degli ispettori respinti dalla polizia portuale - in 17 anni questa è la prima volta che mi è stato rifiutato l'accesso ad un porto del Regno Unito al fine di indagare sul benessere degli equipaggi. L'esperienza - ha aggiunto Molloy - ci dimostra che se datori di lavoro non in regola vengono informati delle nostre ispezioni, spesso i membri dell'equipaggio vengono minacciati e la documentazione incriminante scompare. Le nostre ispezioni - ha spiegato - sono a sorpresa sia per loro natura che per necessità».
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- «P&O Ferries - ha rincarato la dose il segretario generale dell'ITF, Stephen Cotton - ha dimostrato di non avere alcun riguardo per la legge ed è sconcertante che il porto di Dover impedisca l'accesso agli ispettori dell'ITF che sono lì solo per accertare il benessere dell'equipaggio e la sicurezza delle navi. In tutto il mondo gli ispettori dell'ITF sono in prima linea nella salvaguardia degli standard di sicurezza per i marittimi e le navi di cui costituiscono l'equipaggio. Abbiamo gravi riserve sul motivo per cui sarebbe stato loro negato l'acceso, soprattutto - ha precisato Cotton riferendosi al fermo delle navi della P&O Ferries disposto nei giorni scorsi dalla Maritime and Coastguard Agency - a seguito dei fermi imposti dalla MCA e relativi a problemi di sicurezza e alla familiarizzazione dell'equipaggio con le navi. Chiediamo al ministro ai Trasporti, Grant Shapps - ha concluso il segretario generale dell'ITF - di accertare il motivo per cui i nostri ispettori sono stati bloccati e di impegnarsi affinché ciò non accada nuovamente».
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- Anche il sindacato Nautilus International ha chiesto al governo del Regno Unito di intervenire e di assicurare che gli ispettori possano salire a bordo delle navi. «Questo - ha affermato Micky Smyth, responsabile per le relazioni industriali del sindacato - è l'ultimo preoccupante segnale per ciò che riguarda P&O Ferries. Abbiamo già visto i livelli a cui è sceso il management di P&O Ferries licenziato attraverso Zoom ottocento marittimi del Regno Unito. È essenziale che gli ispettori dell'ITF siano in grado di svolgere il loro lavoro cercando di accertarsi con urgenza delle condizioni di vita e di lavoro dei marittimi a bordo».
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- Intanto ITF, Nautilus International e il sindacato britannico RMT hanno annunciato un'azione di protesta che si terrà domani presso la sede londinese del gruppo DP World.
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- «P&O - ha dichiarato il segretario generale della RMT, Mick Lynch - gestisce un'organizzazione piratesca composta da lavoratori temporanei poco addestrati, mal formati e super sfruttati che rendono i loro traghetti poco sicuri per essere impiegati in viaggi con passeggeri. Il disprezzo che la compagnia nutre sia nei confronti del personale che dei passeggeri è evidenziato dal caos dei viaggi di Pasqua verificatisi nei porti del Regno Unito e provocati dalle loro azioni illegali».
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