- Dieci compagnie aeree russe, per pagare le rate di noleggio di aeromobili della loro flotta che sono stati presi a noleggio da società di nazioni considerate ostili a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe russe, avrebbero aperto presso istituti di credito conti correnti in rubli di tipo “C”, tipologia di conti previsti dal decreto presidenziale firmato da Vladimir Puti lo scorso 5 marzo. Lo ha reso noto il quotidiano russo “Vedomosti”, specificando che tali conti sono stati aperti dalle compagnie Aeroflot, Pobeda, Rossiya, S7 Airlines, Smartavia, Yakutia, Alrosa, Yamal, Polar Airlines e Aurora, mentre altri cinque vettori aerei nazionali - Ural Airlines, Izhavia, Nordstar, Rusline e I-Fly - lo starebbero per fare nel tentativo di evitare gli effetti delle sanzioni imposte dalle nazioni occidentali che includono il divieto della fornitura di aeromobili e di pezzi di ricambio alle compagnie aeree russe.
-
- “Vedomosti” ricorda che le società di leasing estere avrebbero dovuto riprendere i velivoli noleggiati alle compagnie russe entro il 28 marzo, ma le autorità russe hanno stabilito che la restituzione degli aeromobili potesse essere decisa solo dalla commissione governativa sulla sostituzione delle importazioni. Pertanto una quota consistente di questa flotta costituita da oltre 500 aerei è rimasta in Russia.
|