- La chiusura dei propri porti a causa della guerra in corso, sia perché gli scali portuali sono caduti nelle mani delle truppe russe sia perché non possono operare per il posizionamento in mare delle mine indispensabili per scongiurare un possibile attacco da parte della Marina di Mosca, sta costringendo l'Ucraina a cercare affannosamente alternative soprattutto per esportare i propri cereali, dato che la nazione è uno dei principali granai d'Europa nonché primaria fornitrice di frumento per altri mercati mondiali e nutre sino a 400 milioni di persone nel mondo. Secondo i calcoli dell'Ucraina, è necessario trovare il modo per esportare almeno quattro milioni di tonnellate di cereali al mese.
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- A tal fine, ieri nella sede dell'Ukrainian League of Industrialists and Entrepreneurs (ULIE) è stata coordinata una riunione in presenza e on-line del Consiglio d'affari ucraino-moldavo incentrata sulla possibilità di utilizzare il sistema di trasporto della Repubblica di Moldavia per risolvere i problemi logistici dell'Ucraina nel corso del conflitto e, in particolare, sulle soluzioni per trasferire su questo sistema i volumi di carichi che non possono essere esportati attraverso i porti ucraini aumentando il transito delle merci ucraine attraverso la Moldavia e da qui verso i porti rumeni o verso l'UE.
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- Nel corso dell'incontro è stato specificato che la necessità è di esportare oltre 20 milioni di tonnellate di cereali del precedente raccolto a cui si stanno aggiungendo più di 30 milioni di tonnellate del nuovo raccolto. I rappresentanti di Ukrport, l'associazione dei porti ucraini, hanno rilevato che attualmente la capacità dei silos moldavi è sfruttata solo per il 30% e ciò potrebbe risolvere in parte il problema dello stoccaggio del grano ucraino. «Sulla base delle previsioni - ha detto il presidente dell'ULIE, Anatoliy Kyrylovych, potremmo avere una carenza di magazzini e di capacità di stoccaggio per almeno 10-15 milioni di tonnellate di cereali. Sta iniziando il nuovo raccolto e nel frattempo 23 milioni di tonnellate sono bloccate nei porti e nei silos a causa dell'invasione su larga scala della Russia e della loro cinica politica di distruzione di strutture civili, di trasporto e di altre infrastrutture. Sinora - ha reso noto Kyrylovych - il maggior volume di prodotti agricoli esportato con tutte le modalità di trasporto è stato di 1,7 milioni di tonnellate nel mese di maggio».
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- È stata rilevata anche la necessità di aumentare le esportazioni per via ferroviaria e a tal proposito un dirigente del gruppo ferroviario ucraino Ukrzaliznytsia ha annunciato che è stato effettuato con successo il primo trasporto ferroviario attraverso la Moldavia senza la necessità di cambiare la locomotiva, accelerando quindi le fasi di trasporto. L'azienda ferroviaria ucraina ha rilevato nei primi cinque mesi di quest'anno un aumento del +45% del transito ferroviario di merci ucraine attraverso la Moldavia che è ammontato a 826mila tonnellate e, in particolare, il flusso di cereali è cresciuto di 32 volte rispetto allo stesso periodo del 2021.
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- Più difficile, invece, aumentare il transito delle merci ucraine sulle strade del territorio moldavo, anche in considerazione delle code che comportano attese di diversi giorni al confine tra Moldova e Romania, code che tuttavia stanno gradualmente riducendosi.
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- Relativamente al blocco dei porti marittimi ucraini, i rappresentanti di Ukrport hanno spiegato che attualmente i porti fluviali ucraini sul Danubio sono diventati le principali porte per le esportazioni dall'Ucraina, ma hanno precisato che, nonostante il traffico in questi scali fluviali sia aumentato di quattro volte, ciò non risolve il problema dell'export, in particolare di quello dei cereali stante appunto la necessità di trasportarne almeno quattro tonnellate ogni mese. A tal fine i rappresentanti di Ukrport hanno invitato la Moldavia a considerare la possibilità di esportare grano ucraino attraverso il porto franco internazionale di Giurgiulesti che, pur essendo uno scalo fluviale, è l'unico porto della Moldavia raggiungibile dalle navi marittime.
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