- Il presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Fulvio Lino Di Blasio, è stato nominato commissario per il recupero ambientale e produttivo dell'area di Montesyndial, costituita dalle aree industriali di circa 90 ettari dismesse di Montefibre e Syndial a Porto Marghera, dove da tempo è prevista la realizzazione di un container terminal che originariamente faceva parte, quale approdo onshore, del progetto per la realizzazione del nuovo terminal d'altura offshore ideato per evitare l'ingresso delle grandi navi commerciali nella laguna di Venezia e presentato nel 2010 dall'allora presidente dell'Autorità Portuale di Venezia, Paolo Costa ( del 23 settembre 2010).
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- La Corte dei Conti ha espresso parere favorevole rispetto alla nomina di Di Blasio a commissario contenuta nel decreto del presidente del Consiglio dei ministri del 9 maggio scorso che assegna al commissario risorse per oltre 184 milioni di euro al fine di espletare attività di programmazione, progettazione, approvazione dei progetti, affidamento ed esecuzione dei lavori per la costruzione del terminal.
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- Secondo le previsioni, il nuovo container terminal a Porto Marghera avrà una capacità di traffico annua pari ad oltre un milione di teu. L'ente portuale ha evidenziato che il nuovo terminal si inserirà a pieno titolo nella strategia complessiva del porto e nel suo sviluppo in senso intermodale andando a dialogare, in futuro, con il corridoio multimodale, frutto di un recente accordo fra l'AdSP, Regione del Veneto, CAV, Città metropolitana di Venezia e Comune di Venezia, che collegherà il porto con le reti di trasporto nazionale ed europea e consentirà di bypassare il modo ferroviario di Mestre incrementando la sostenibilità ambientale del trasporto.
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- Si tratta, ha sottolineato Di Blasio, di «un altro passo fondamentale nella direzione della transizione verso un porto sostenibile e più competitivo. Grazie agli effetti del DPCM e ai poteri speciali affidati al commissario, potremo avviare un processo di accelerazione necessario per portare a compimento la prima grande operazione di bonifica ambientale e riconversione produttiva di un'area tanto vasta a Porto Marghera. I finanziamenti messi sul piatto, infatti, si aggiungeranno agli oltre 11 milioni di euro già investiti per completare le attività di bonifica e avviare la realizzazione, lungo il canale industriale ovest, di un terminal innovativo che sarà in grado di affrontare le sfide del futuro, contribuendo a rilanciare il sistema portuale lagunare e incrementare principalmente i traffici mediterranei a servizio dell'export di prodotti manifatturieri italiani».
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