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CANTIERI NAVALI
Fincantieri, concordata l'ipotesi di intesa sull'integrativo aziendale
Incremento di 720 euro del premio di risultato per gli 8.500 dipendenti del gruppo
Roma
27 ottobre 2022
Questa notte sindacati e Fincantieri hanno firmato l'ipotesi di rinnovo del contratto integrativo aziendale. Specificando che l'accordo è esito di una trattativa iniziata ad inizio dicembre 2021 ed era entrata nella fase decisiva ad inizio ottobre, Michele De Palma, segretario generale di Fiom-Cgil, e Samuele Lodi, coordinatore nazionale Fincantieri per la Fiom-Cgil, hanno sottolineato che si tratta di un risultato «assolutamente di valore dal punto di vista economico, dei diritti, della salute e sicurezza, della formazione e della partecipazione. Sul premio di risultato - hanno precisato - è stato raggiunto il 94% delle richieste contenute in piattaforma. È stato introdotto un nuovo indicatore di sostenibilità ambientale volto a ridurre i rifiuti pericolosi, aumentare il riciclo, ridurre i consumi energetici ed aumentare l'aliquota di energia elettrica autoprodotta».
«Sono previsti - hanno elencato inoltre De Palma e Lodi - i permessi retribuiti nell'ambito di genitorialità e maternità, cura dei genitori anziani. Su salute e sicurezza è stata ottenuta un'ulteriore ora di assemblea retribuita per affrontare temi legati, appunto, a salute e sicurezza e si è significativamente aumentato il monte ore a disposizione degli Rls affinché i rappresentanti dei lavoratori possano svolgere la loro attività anche nell'ambito delle ditte in appalto nei cantieri. Sulla formazione è sancito un maggior coinvolgimento delle Rsu nell'analisi e nella condivisione dei percorsi formativi da promuovere. In tema di partecipazione, è stato istituito un comitato di partecipazione per un confronto con l'azienda a valle delle riunioni del Cda. Da sottolineare, inoltre, gli impegni per l'azienda ad aprire ad una stagione di assunzioni tra i diretti di produzione. Per mantenere in equilibrio il rapporto operai-impiegati e per verificare nei diversi cantieri le specifiche esigenze in termini di figure professionali operaie».
Antonio Apa, coordinatore regionale della Uilm Liguria, e Luigi Pinasco, segretario generale di Uilm Genova, hanno sottolineato che «la notizia dell'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di Fincantieri è la prova che le relazioni industriali possono ancora fare la differenza per il bene e il futuro dell'industria manifatturiera nel nostro Paese. La notizia dell'incremento di ben 720 euro del premio di risultato per gli 8.500 dipendenti del gruppo - hanno aggiunto - è motivo di festa non solo per i lavoratori e per le loro famiglie, ma prima di tutto per l'azienda, che proprio grazie all'impegno fedele di questi lavoratori ha potuto conseguire i suoi straordinari risultati, nonostante una congiuntura economica internazionale assolutamente grave, considerando l'aumento del costo delle materie prime e dell'energia dovuto in particolar modo alla guerra in Ucraina, ma anche ai postumi dell'onda lunga del Covid».
«Con questo accordo invece - hanno proseguito Apa e Pinasco - si segna una tappa storica, fondamentale, nel percorso industriale italiano, in un momento di grave crisi e minacce come quello attuale: non solo, infatti, un grande gruppo come Fincantieri, leader mondiale nella costruzione navale, scongiura ogni eventuale ricorso ad ipotesi di ridimensionamenti o ammortizzatori sociali, ma rilancia le proprie leadership a partire dal suo asset più vitale e importante: i suoi lavoratori. Quei lavoratori, ai quali verrà illustrato il nuovo accordo, che hanno saggiamente accompagnato l'azienda e continuano a farlo ogni giorno e che meritano un riconoscimento che è dunque un bene per l'azienda stessa, che potrà continuare ad operare sul mercato guardando con serenità e fiducia, e non con paura, al futuro. Un futuro il cui primo step sarà la condivisione del nuovo Piano Industriale con le organizzazioni sindacali da parte del management».
Il segretario nazionale di Fim Cisl Nazionale, Massimiliano Nobis, e il coordinatore nazionale Fim, Mauro Masci, hanno rilevato che si tratta di «un accordo, fortemente innovativo che riconosce l'apporto fondamentale dato dai lavoratori alla crescita del gruppo nel mercato mondiale sia nel settore cruise che del militare. È stato aumentato - hanno specificato - il valore del Premio di Risultato del 31%, riconoscendolo anche su alcuni istituti retributivi indiretti come le ferie. Accolte le nostre richieste sul miglioramento delle condizioni di lavoro e degli ambienti lavorativi, aumentando i momenti di confronto con la Rsu e gli Rls nelle unità produttive aziendali, rafforzando l'agibilità degli Rls e riconoscendo un'ora aggiuntiva di assemblea retribuita per affrontare i temi sulla salute e sicurezza. Importanti miglioramenti sulla fruizione della formazione professionale continua, sul welfare, sulla copertura di malattie croniche degenerative, permessi aggiuntivi retribuiti per l'assistenza e la cura dei familiari».
Nobis, inoltre, ha osservato che l'accordo costituisce un «importante il segnale dato dal nuovo management nel concordare in tempi brevi dal loro insediamento questo atteso rinnovo del contratto aziendale di gruppo. È stata accolta - ha evidenziato - la nostra richiesta di costituire un organismo paritetico di partecipazione strategica. Aver rafforzato le relazioni sindacali e il sistema partecipativo contribuirà ad affrontare e superare l'attuale contesto economico condizionato dalla transizione energetica e dagli impatti sul costo dell'energia e sull'approvvigionamento di materiali dati dal perdurare del conflitto ucraino-russo».
Circa i riflessi dell'accordo sui lavoratori dei cantieri navali della Fincantieri in Liguria, il segretario generale della Fim Cisl Liguria, Christian Venzano, e Fabio Carbonaro, segretario regionale della Fim Cisl Liguria e coordinatore di Fincantieri, hanno affermato che si tratta di «un risultato importante anche per la nostra regione che da sempre è strategica per Fincantieri con gli stabilimenti di Sestri Ponente, Riva Trigoso e Muggiano, la sede militare di via Cipro a Genova e le controllate: sono coinvolti - hanno ricordato - oltre 4.000 lavoratori da questa intesa che porta benefici ad ognuno di loro non solo dal punto di vista economico. È stato raggiunto un accordo significativo grazie alle organizzazioni sindacali ma sicuramente bisogna riconoscere all'azienda di aver fatto uno sforzo importante in un momento non semplice per tutta l'economia mondiale».
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