A gennaio 2023 il porto di Ravenna ha movimentato 2,18 milioni di tonnellate di merci, volume analogo a quello dello stesso mese dello scorso anno, di cui 1,95 milioni di tonnellate di carichi allo sbarco (+0,4%) e 234mila tonnellate all'imbarco (-4,7%). Nel solo settore delle merci varie sono state movimentate 196mila tonnellate di carichi containerizzati (+2,9%), 152mila tonnellate di rotabili (+32,7%) e 445mila tonnellate di merci convenzionali (-24,4%). Le rinfuse solide hanno totalizzato 1,01 milioni di tonnellate (+5,0%) e nel segmento delle rinfuse liquide i prodotti petroliferi sono ammontati a 223mila tonnellate (+28,5%) e gli altri carichi a 182mila tonnellate (+0,4%). Relativamente all'andamento delle singole merceologie alla rinfusa, l'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centro Settentrionale ha specificato che a gennaio 2023 è stato registrato un andamento positivo nella movimentazione dei cereali, con 236.197 tonnellate (+5,4%), delle farine pari a 99.728 tonnellate (+5,4%) e dei semi oleosi pari a circa 117mila tonnellate (+57,6%). Negativo, invece, l'andamento degli oli animali e vegetali che hanno perso il -19,3% (13.726 tonnellate in meno). I materiali da costruzione, con 426.920 tonnellate, hanno segnato un aumento del +9,8%. In crescita le importazioni di materie prime per la produzione di ceramiche del distretto di Sassuolo, pari a 401.729 tonnellate (+16,4%). I prodotti metallurgici, con 439.120 tonnellate, sono risultati in calo del -24,7% (oltre 144mila tonnellate in meno). Rispetto a gennaio 2022 i prodotti chimici sono cresciuti del +29,7% e, in particolare, spicca l'aumento dei prodotti chimici solidi (+195,1%). In flessione i concimi con 82.533 tonnellate (-38,7%) L'AdSP ha reso noto che dalle prime stime per febbraio 2023, formulate in base alle comunicazioni preventive caricate sul Port Community System, si prospetta una movimentazione di poco inferiore ai due milioni di tonnellate, in diminuzione del -10,1% rispetto a febbraio 2022. L'ente ha ricordato che il mese di febbraio dello scorso anno era stato eccezionalmente positivo e che su febbraio 2023 pesano anche le condizioni meteo particolarmente avverse che per diversi giorni hanno rallentato le operazioni di sbarco e imbarco. Sul risultato negativo del mese di febbraio 2023 - ha spiegato l'AdSP - pesa certamente il calo dei volumi movimentati nei settori maggiormente energivori, in primis quello dei metallurgici (-30,3%), ma anche quello dei materiali da costruzione (-20%) e degli agroalimentari sia liquidi che solidi (- 10,9%). In calo anche il dato dei prodotti chimici - sia liquidi (-0,4%) che solidi (-62,4%) - e dei combustibili minerali solidi (-84,7%). In crescita, invece, i prodotti petroliferi, che dovrebbero aumentare di circa il +44%, e i concimi che dovrebbero crescere del +64.
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