La Commissione Europea ha coordinato un incontro tripartito con rappresentanti dell'Ucraina e della Romania con lo scopo di coordinare gli sforzi per sviluppare la capacità di esportazione di merci ucraine e rumene attraverso il Danubio. L'incontro è stato organizzato dopo che l'Ucraina ha completato diverse operazioni di dragaggio sul fiume a cui la Romania si era opposta temendo che qualsiasi lavoro sul corso d'acqua potesse minacciare la fauna selvatica presente nel delta del Danubio che è Patrimonio dell'Umanità dell'Unesco.
L'accesso al Mar Nero attraverso il Danubio è diventato essenziale per l'Ucraina a causa del blocco russo dei porti ucraini causato dalla guerra in corso. I lavori di dragaggio hanno consentito di aumentare notevolmente il pescaggio delle imbarcazioni che navigano sulla foce del Chilia e del canale di Bystro, pescaggio che in precedenza era di soli 3,9 metri ed è salito a 6,5-7,0 metri.
Nell'ultimo anno i porti del Danubio hanno aumentato sensibilmente la loro capacità di esportazione e la capacità di movimentazione delle merci è triplicata. La Commissione del Danubio ha reso noto che oltre il 30% delle esportazioni di cereali ucraini passa attraverso il fiume e nel periodo giugno 2022-gennaio 2023 sono state 3,4 milioni le tonnellate di merci ucraine arrivate su chiatta al porto rumeno di Costanza.