Lo scorso anno il traffico transalpino di camion attraverso la Svizzera è stato di 880mila veicoli, con un lieve calo del -1,7% circa sul 2021, riduzione che si è generata principalmente nel secondo semestre del 2022 quando il calo è stato del -2,9% sullo stesso periodo dell'anno precedente, mentre nella prima metà dello scorso anno la flessione è stata del -0,6%. Rendendo noti oggi questi dati, l'Ufficio federale elvetico dei trasporti (UFT) ha rilevato che anche il 2022 dimostra che è ancora distante l'obiettivo dei 650mila transiti annuali di camion attraverso le Alpi svizzere che in base all'articolo 3 della legge federale sul trasferimento dalla strada alla rotaia del traffico pesante transalpino avrebbe dovuto essere raggiunto al più tardi entro il 2018. Lo scorso anno i transiti di autoveicoli pesanti attraverso il San Gottardo, che sono cresciuti del +2,4%, hanno rappresentato il 77,0% di tutti i transiti transalpini, mentre sono diminuiti del -1,8% i transiti attraverso il San Bernardino che sono risultati pari al 14,4% del totale. Più accentuata la riduzione dei transiti attraverso il Sempione (-28,3%) e il Gran San Bernardo (-25,8%). Nel 2022 gli autotrasportatori che hanno attraversato le Alpi svizzere hanno trasportato su questa direttrice 9,97 milioni di tonnellate di merci, con una diminuzione del -0,7%, e lo scorso anno il carico medio dei camion è rimasto pressoché invariato essendo risultato pari a 11,2 tonnellate. Quanto ai trasporti ferroviari di merci attraverso i due valichi alpini svizzeri del San Gottardo e del Sempione, nel 2022 sono ammontati a 28,3 milioni di tonnellate di carichi (-0,2%). L'UFT ha evidenziato che nel corso dell'anno si è verificato un continuo spostamento dei volumi dall'asse Lötschberg-Sempione all'asse del Gottardo, con il secondo che ha registrato una crescita del +9,4% sul 2021 e il primo un calo del -16,7%, con 1,7 milioni di tonnellate acquisite nel 2022 dalla direttrice del San Gottardo che corrispondono esattamente al calo di volume al Sempione. Un trasferimento - ha precisato l'Ufficio federale - che è stato determinato principalmente dalla chiusura per diverse settimane nell'aprile 2022 della principale via di accesso meridionale al Sempione tra Novara e Domodossola, quando numerosi treni sono stati deviati sull'asse del San Gottardo. L'UFT ha specificato che nel 2022 il trasporto ferroviario ha potuto mantenere il livello dell'anno precedente soprattutto grazie allo sviluppo del trasporto combinato, con l'autostrada viaggiante che ha trasportato 1,19 milioni di tonnellate (+3,8%) e il trasporto combinato non accompagnato 20,47 milioni di tonnellate (+0,1%), mentre sono diminuite le quantità di merci movimentate con trasporti a carri completi che sono risultate pari a 6,4 milioni di tonnellate (-1,9%). L'UFT ha attribuito alla difficile situazione economica la causa principale della stagnazione del traffico merci ferroviario transalpino, precisando che nel contempo, inoltre, la domanda e l'effetto di spostamento legati all'entrata in esercizio del Ceneri e del corridoio dei quattro metri sull'asse del San Gottardo sembrano essersi attualmente esauriti.
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