La positiva conclusione delle trattative fra i negoziatori del Parlamento e del Consiglio dell'UE sulla definizione del regolamento europeo sull'infrastruttura per i combustibili alternativi (AFIR), che sono state portate a termine questa notte
( del
28 marzo 2023), è stata accolta con favore dall'associazione dei porti europei ESPO in quanto l'accordo preliminare tra le due istituzioni dell'Unione Europea mantiene inalterata la proposta della Commissione Europea che prevede di rendere applicabili a partire dal 2030 i requisiti per la fornitura di energia elettrica alle navi ormeggiate nei porti. L'European Sea Ports Organisation ha evidenziato che con l'accordo si introduce anche un requisito basato sulla domanda per la fornitura nei porti, entro il 2025, di metano liquefatto quale combustibile per le navi, fornendo certezze giuridiche e di investimento per i porti.
ESPO ha manifestato favore anche per la flessibilità fornita ai porti nella distribuzione alle navi dell'elettricità proveniente dalla rete di terra in determinati punti del porto, dando priorità agli ormeggi e ai terminal in cui le emissioni possono essere maggiormente ridotte. L'associazione ha specificato che, pertanto, confida che il considerando concordato che rende possibile tale definizione delle priorità sia sia ben contemplato nell'attuazione della norma.
L'associazione dei porti europei ha apprezzato anche il fatto che il nuovo regolamento non interferisca con i differenti modelli di governance dei porti europei quando si tratta di definire le responsabilità delle diverse parti interessate.
Rilevando poi che gli ingenti investimenti che dovranno essere attuati nei porti per soddisfare i nuovi requisiti dell'AFIR potranno essere affrontati solo se accompagnati da significativi strumenti di finanziamento pubblico, essendo l'installazione e l'esercizio di un impianto di Onshore Power Supply per la fornitura di energia elettrica alle navi nei porti un'operazione complessa e costosa, con un ritorno sull'investimento per l'ente gestore limitato e dilatato nel tempo, e specificando che il costo sarà un fattore importante nella decisione delle compagnie di navigazione di utilizzare gli impianti OPS nei porti, ESPO ha esortato con forza ad introdurre nell'articolo 15 della proposta di revisione della direttiva sulla tassazione dell'energia un'esenzione fiscale permanente a livello dell'UE per l'elettricità della rete di terra erogata alle navi nei porti.
«Accogliamo con favore questo accordo sull'AFIR - ha spiegato Isabelle Ryckbost, segretario generale dell'ESPO - soprattutto perché, per la prima volta, i requisiti AFIR sono accompagnati da un quadro legislativo che regola l'utilizzo delle infrastrutture che devono essere installate nei porti. Ora è importante che i porti si uniscano a tutte le parti interessate, incluse le compagnie di navigazione, al fine di compiere rapidi progressi prima del 2030. È essenziale che le autorità sia dell'UE che quelle nazionali prevedano schemi di finanziamento adeguati e che i porti presentino i loro progetti».