Il Comitato di gestione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale ha esortato a dare seguito all'accordo siglato i 14 ottobre 2021 a seguito degli effetti del crollo di ponte Morandi a Genova riconoscendo, in particolare, le misure di indennizzo a favore degli autotrasportatori che hanno indetto un fermo dell'attività dal 15 al 17 giugno prossimi a causa della mancata adozione dei provvedimenti. L'accordo era stato sottoscritto dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e da Autostrade per l'Italia e, relativamente al piano economico-finanziario, prevede per la Liguria e per Genova interventi per complessivi 1,2 miliardi di euro destinati in parte a sostegno delle categorie economiche penalizzate dalla situazione determinatasi a seguito del crollo del viadotto.
Nella riunione di ieri del Comitato di gestione è stato ricordato che l'accordo del 2021, oltre alle misure individuate per il porto di Genova e per i progetti di mobilità, logistici e digitali nell'area genovese, ha espressamente previsto una misura del valore di euro 180 milioni per i disagi alla circolazione sulla rete autostradale ligure e che, nell'ambito di un confronto che ha coinvolto anche le associazioni di categoria, le istituzioni locali firmatarie dell'accordo hanno più volte segnalato il perdurare di gravi criticità sull'intera rete regionale, con grave pregiudizio dei traffici degli scali del sistema portuale del Mar Ligure occidentale, del ciclo logistico, della sicurezza per la circolazione e delle condizioni di lavoro del personale viaggiante. A valle di tali considerazioni il Comitato di gestione ha sollecitato le parti firmatarie «a dare urgente attuazione agli indennizzi previsti dall'accordo, nella misura prevista dallo stesso accordo, con le modalità positivamente sperimentate in attuazione dei ristori previsti dall'art. 5, comma 3, della legge n. 130/2018 anche ai fini dell'adeguata rendicontazione delle somme erogate».
Inoltre il Comitato di gestione ha approvato le prime note di variazione al Bilancio di Previsione 2023 dell'Autorità di Sistema Portuale, con la previsione di maggiori entrate per 49,9 milioni di euro e maggiori uscite per 56,4 milioni di euro, con un saldo della gestione che passa da -128,1 milioni di euro a -134,7 milioni di euro coperto attraverso il ricorso all'avanzo di amministrazione dei precedenti esercizi. La programmazione ordinaria delle opere passa così da una previsione a bilancio di 66,2 milioni di euro a 107,4 milioni di euro. Incluse nella programmazione anche i progetti “Green Ports” finanziati nell'ambito del PNRR, per i quali all'ente portuale è stato riconosciuto un contributo di oltre 33,2 milioni di euro con l'accordo di finanziamento registrato di recente alla Corte dei Conti. Per questi progetti, che riguardano sia lo scalo portuale di Genova che quello di Savona-Vado e prevedono l'installazione di impianti fotovoltaici su edifici esistenti e di colonnine di ricarica per la mobilità in porto oltre all'acquisto di automezzi elettrici, sono state pubblicate in questi giorni le manifestazioni di interesse. Previsto in variazione anche il contributo di 5,2 milioni di euro che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha riconosciuto all'AdSP per il così detto “caro materiali” per appalti in corso di esecuzione, le cui lavorazioni sono state eseguite nel primo semestre 2022 (345mila euro) e nel secondo semestre 2022 (4,88 milioni di euro).
In tema di lavoro portuale, il Comitato di gestione ha approvato il riconoscimento di un contributo pari ad euro 93.338 in favore dalla Compagnia CULP “Pippo Rebagliati” di Savona, secondo quanto previsto dall'art 17 comma 15 bis L. 84/94 relativo al reimpiego in altre mansioni del personale non idoneo allo svolgimento delle operazioni e servizi portuali per il periodo gennaio-marzo 2023.