La Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo
(UNCTAD) ha pubblicato dati sui volumi di costruzioni e demolizioni
navali realizzati nel 2022 da cui risultano 55,6 milioni di
tonnellate di stazza lorda di nuove costruzioni navali eseguite lo
scorso anno, con una diminuzione del -8,6% sul 2021. Il 95,3% delle
costruzioni complessive del 2022 è stato realizzato nei
cantieri navali asiatici che hanno totalizzato 53,0 milioni di
tonnellate di stazza lorda di nuove navi (-9,9%). A seguire i
cantieri navali europei con meno di 2,5 milioni di tsl (+32,6%),
pari al 4,4% del totale. Nei soli cantieri navali italiani la
produzione è ammontata a 731mila tonnellate di stazza lorda
(+46,5%).
Quanto alle demolizioni navali, lo scorso anno nel mondo ne sono
state realizzate un totale pari a 7,5 milioni di tonnellate di
stazza lorda, la metà rispetto al 2021 essendo il calo del
-49,3%. Nel 2022 la quasi totalità delle demolizioni (il
95,9%) sono avvenute nei cantieri asiatici che hanno totalizzato 7,2
milioni di tsl (-50,1%); a seguire i cantieri europei con 92mila
tonnellate di stazza lorda di navi demolite (-52,6%) e l'America con
81mila tsl (-53,4%). Lo scorso anno in Italia non sono state
demolite navi rispetto a smantellamenti per meno di 5mila tsl
realizzati nel 2021.