In occasione della Giornata internazionale del marittimo, che è stata celebrata ieri, l'International Transport Workers' Federation (ITF) e la World Maritime University (WMU) hanno diffuso oggi un rapporto sull'impatto delle nuove tecnologie sui marittimi che evidenzia come la transizione tecnologica nell'industria marittima influenzerà i marittimi in modo diverso a seconda della loro professione, delle loro qualifiche e delle loro funzioni lavorative. Il corposo rapporto “Transport 2040 - Impact of Technology on Seafarers - The Future of Work” prende in considerazione un'ampia gamma di sviluppi tecnologici che vanno dalle innovazioni nel campo della navigazione a quelle per consentire la transizione ecologica del settore.

Il documento sottolinea l'importanza del miglioramento delle competenze dei lavoratori marittimi e della loro riqualificazione alla luce del rapido cambiamento in atto dell'ambiente di lavoro in cui operano dovuto al progresso delle tecnologie intelligenti e “verdi”. Particolare attenzione è dedicata al tema della formazione, ritenuta fondamentale per il successo della transizione verso l'automazione e la digitalizzazione. Una transizione - specifica il rapporto - che dovrebbe comportare l'emergere di una serie di nuove tipologie di posti di lavoro per i professionisti della navigazione.

L'analisi dell'ITF e della WMU rileva che l'impatto delle nuove tecnologie sui marittimi sarà influenzato non solo dalla loro preparazione individuale, ma anche dalle condizioni offerte da ciascuna nazione. Il rapporto sottolinea la necessità di sostenere i marittimi sia attraverso la formazione permanente sia permettendo il loro sviluppo professionale, ma anche assicurando che l'adattamento alle nuove tecnologie promuova la salute e il benessere dei marittimi. Priorità d'azione che sono ritenute necessarie per far fronte agli effetti negativi delle tecnologie che potrebbero potenzialmente danneggiare i lavoratori del mare.